AIC, le motivazioni dello stato d'agitazione in Serie C
L'A.I.C., a seguito della riunione dei rappresentanti di Lega Pro tenutasi a Milano in data odierna, conferma lo stato di agitazione della categoria.
I MOTIVI DELLA PROTESTA
Nonostante gli sforzi profusi in ordine alla risoluzione delle varie problematiche inerenti l’attivita’ lavorativa dei calciatori militanti in Lega Pro, ancor oggi permane l’impossibilità di trovare una soluzione sui seguenti punti:
- necessità di un tempestivo finanziamento del Fondo di Solidarietà per la copertura degli oneri finanziari straordinari che graveranno sull’ente a seguito della mancata escussione delle fideiussioni depositate ad inizio della scorsa stagione dalle società Messina e Latina, non ammesse oggi - per le ragioni note - ai rispettivi campionati di competenza; fideiussioni che non sono state sostituite dopo il fallimento della compagnia Gable (originario fideiussore);
- necessità di uniformare i criteri di individuazione dei soggetti abilitati al rilascio delle necessarie fideiussioni a garanzia dei pagamenti dei tesserati (contenuti nelle norme per l’iscrizione ai campionati) con quelli previsti per le garanzie fideiussorie atte a garantire l’integrale versamento del saldo negativo delle campagne trasferimenti di ogni singolo club;
- necessità di stabilire fin da subito in modo certo, durevole e immutabile che il controllo COVISOC sul pagamento della mensilità di giugno dall’anno 2018 - e così per le stagioni successive - venga fissato entro la metà di agosto di ciascun anno per le società militanti nei campionati di Serie B e Serie C;
- necessità di anticipare il controllo COVISOC inerente il quarto bimestre della stagione sportiva in corso (mensilità di gennaio e febbraio) entro la fine del mese di marzo, onde poter consentire l’applicazione del sistema sanzionatorio prima del termine del campionato in corso (attualmente le sanzioni scaturenti dai controlli di aprile non possono essere irrogate tempestivamente e slittano alla stagione successiva, e ciò in danno delle società virtuose e adempienti);
- necessità di un impegno a cambiare la norma sulle fideiussioni, introducendo fin da subito l'obbligo di sostituzione in corso di stagione nell’ipotesi di mancata solvibilità di una o più compagnie garanti;
- necessità di abolizione delle liste o, quanto meno, dell’aumento del numero degli Over 23 utilizzabili nelle gare ufficiali. La generale limitazione dell’utilizzo del calciatore - e nel dettaglio il divieto di utilizzo dei calciatori over 22 nel campionato di Serie C se non inseriti nella lista depositata (che può contenere in prospettiva solo 14 nominativi) - crea oramai da troppo tempo una costante diminuzione del livello qualitativo della categoria; l’AIC auspica una programmazione pluriennale della norma sulle liste a 16 over che, come nella passata stagione, riteniamo sia la giusta sintesi tra contenuto tecnico, promozione dei giovani ed equilibrio economico-finanziario.
Alla luce di quanto sopra, l'A.I.C. è fermamente convinta della possibilità di poter trovare soluzioni condivise ai problemi della categoria, con un intervento definitivo e risolutorio, anche del Presidente Federale, in modo da permettere il regolare inizio del campionato di Serie C s.s. 2017/2018.