Arezzo, Matteoni: "Farò impresa: il club non può valere 60mila euro"
Marco Matteoni, che dal 3 gennaio sarà annunciato come nuovo presidente dell'Arezzo, ha parlato a margine della gara vinta dalla squadra toscana contro la Giana Erminio. Queste le parole riportate da TuttoC: "Bella squadra, vogliosa, come si dice a Roma arrapata, sono molto contento della partita. Se in Sardegna non si fosse fatto qualche svarione avremmo anche avuto più punti, ma guardiamo avanti sereni. Mi fa piacere che la squadra abbia dato fiducia a me, che da mercoledì diventerò presidente: spero di rivederli tutti a gennaio, ma qui dal 3 saremo un'azienda, il calcio lo rappresenteremo per un 15-20%, il resto sarà impresa vera, dobbiamo dare valore a questo marchio, che non può essere valutato solo 60mila euro, con quella cifra ci compri una discoteca, no un marchio storico".
Sulla trattativa saltata ha infine aggiunto: "Mi sono sentito preso per il culo, dovevo solo essere presidente di facciata senza mettere un euro, mentre invece tra tre giorni mi ritrovo, comunque con piacere, ad acquistare l'Arezzo. Non ci sono dietrologie, c'è chi le palle ce l'ha e chi no, ma chi le ha deve tirarle fuori come ho fatto io: a Neos sarei passato sopra con la macchina, non mi hanno neppure dato risposte, ma quando avrò in mano tutto vedrà chi ha sbagliato e chi no, io non pago per le colpe degli altri. Non rubo, ma non sono un pollo che mette soldi così".