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Buffon: "Credo ai fatti, non alle parole. Sarà un anno molto difficile"

Buffon: "Credo ai fatti, non alle parole. Sarà un anno molto difficile"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 24 ottobre 2017, 00:002017
di Simone Bernabei

Gigi Buffon ha parlato a JTV dopo la vittoria del 'The Best Goalkeeper' a Londra. Ecco quanto riportato da TuttoJuve: "L'ho vinto e mi ha fatto veramente piacere, perché al di là di tutto, riuscire in maniera penso anche abbastanza meritata ad eccellere ancora a questi livelli, significa che tutto quello che ho sempre pensato e per il quale ho continuato a impegnarmi seriamente e a combattere, poi ha trovato un compimento in queste piccole o grandi soddisfazioni. Significa che fino all'ultimo giorno in cui uno vuole essere protagonista, a grandi livelli, non deve mollare di un centimetro e deve continuare a combattere fino a quando l'arbitro non fischierà il triplice fischio, quello finale".

Abbiamo seguito la premiazione nella sala stampa con tutti i giornalisti del mondo. Nessuno ha più dubbi: tu sei il più grande portiere di tutti i tempi. Ti fa effetto questa definizione?
"Io ci credo fino a un certo punto alle definizioni e alle parole. Io credo ai fatti e alle cose che restano e che vengono scritte sugli almanacchi della storia, in questo caso calcistica. Penso che ogni giocatore può andare a genio a qualcuno, andare meno a genio ad altri, poi c'è una cosa che mette invece d'accordo tutti, che sono i numeri, i trofei, le vittorie, nel mio caso le parate, la continuità di rendimento e tutte quelle cose. E tutte quelle cose se uno ha voglia le trova negli archivi, poi uno può dare il giudizio più o meno definitivo, più o meno veritiero".

Come stai vivendo questa stagione?
"Inizialmente pensavo di vivere una stagione abbastanza serena, però per come è la mia natura, ho capito ben presto che se non ci fossimo connessi immediatamente, non mi fossi connesso e avessi messi anche un po' di rabbia e alzato le antenne, questa sarebbe stata e potrebbe ancora diventare una stagione veramente faticosa. C'è la Juve, poi la Nazionale, a novembre ci aspettano altre partite veramente decisive. E l'ultimo anno sarà il più difficile di tutti, quindi c'è da stare in campana".

Magari sarà anche il più bello...
"Non lo so, sicuramente sarà speciale, quello sì. Poi bello o brutto dipenderà da tanti fattori, però ognuno di noi deve avere la convinzione di poter incidere sul fatto che una stagione possa prendere una piega o l'altra. E quando ti accorgi che le cose non vanno come ti aspettavi o come sognavi, devi fare qualcosa perché si cambi o si inverta la rotta".