...con Catellani
Il calciomercato cambia sede. Location accogliente, massima professionalità dal desk accrediti alla sicurezza e un'organizzazione di livello che punta a migliorare ancora. Il padrone di casa quest'anno oltre all'ADISE è Fulvio Catellani, giovane agente (figlio di Sauro) e massimo esponente di Play In Sport, società che organizza l'evento. "È stata un'idea mia e dei miei due soci Maurizio Cavezzali e Stefano Salvatori. Con me e la supervisione di mio padre siamo riusciti ad ottenere questo sudato mandato dell'ADISE per l'organizzazione del calciomercato", dice Catellani a TuttoMercatoWeb
Se il buongiorno si vede dal mattino, la sessione di mercato al Melià è una mossa indovinata. E con tante novità.
"Chiamiamola un'edizione zero. Da qui si può modificare quello che è stato il calciomercato delle ultime edizioni. Dalla location, dal workshop che si farà oggi con tutte le società presenti e da una serie di iniziative si vede che c'è un'impronta diversa. E poi a gennaio con l'apporto di altri accordi vedremo effettivamente quello che è il percorso da fare per arrivare ad avere la totalità di cambiamento".
Che mercato è stato?
"Sinceramente lo chiuderei molto tempo prima. Non lo farei durare fino al 31 agosto, però andiamo avanti fino a giovedì... vedo delle situazioni di mercato ben definite. Ci potrà essere qualche colpo lastminute. Si è mosso tanto il Milan, che sapeva di dover operare in questo modo in virtù dei cambiamenti societari".
Chi sarà ancora protagonista?
"La Juve sarà protagonista con uno-due colpi importanti. L'Inter per il fair play finanziario e per una serie di situazioni credo che non farà ancora molto ma aveva già una buona base di lavoro e dei giocatori su cui lavorare. Magari farà ancora un colpo. Però vedo ancora la Juve più protagonista".
Lei nei mesi scorsi è balzato agli onori della cronaca per delle dichiarazioni contro Raiola e Riso, rei - a suo dire - di lavorare in maniera poco chiara.
"Le mie dichiarazioni le faccio e mi prendo la mia responsabilità. Non ho attaccato Raiola e Riso, ma un determinato modus operandi. Loro fanno i broker, questo non è fare il procuratore. I procuratori vecchio stampo seguono un giocatore fin dall'inizio e lo accompagnano nel corso della carriera. È diverso".
Se oggi Raiola e Riso venissero da lei per chiarire cosa gli direbbe?
"Che fare l'agente non è quello che stanno facendo loro così come altri broker. Ce ne sono tanti altri. E non voglio dire che sono il miglior procuratore, ma mi ha fatto scuola mio padre che sa cosa vuol dire far percorrere una strada ad un calciatore. L'agente ti deve tutelare, non farti montare la testa".
Dopo qualche ora dalle sue dichiarazioni dell'altra volta ad una TV, alcuni siti internet hanno fatto scomparire tutto. Come se lo spiega?
"Non è stata tutelata la libertà di espressione. Dopo dieci ore la mia intervista è stata tolta dappertutto, non so da chi o da cosa. Posso però immaginarlo".
Oscar dal mercato: a chi lo assegna?
"La Juventus ha composto una rosa importante. Ha il tallone d'Achille della Champions League, ma i dirigenti sanno benissimo come intervenire perché sono preparatissimi e hanno condotto un buon mercato. Bene direi anche l'Inter".