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Franco Ordine: Ecco chi ha scelto Montella

Franco Ordine: Ecco chi ha scelto MontellaTUTTO mercato WEB
giovedì 23 novembre 2017, 07:192017
di Redazione TMW

Ha cominciato il NYT con un’inchiesta giornalistica in stile americano, consultando le fonti, approfondendo le notizie fornite dall’interessato. Poi è intervenuto Marca, quotidiano sportivo spagnolo, con un’anteprima sull’esito del voluntary presso l’Uefa tratteggiando uno scenario apocalittico, addirittura l’esclusione dalle coppe. Infine Forbes, da ultimo, ha sostenuto che Youghong Li sarebbe pronto a rivendere il Milan a una cifra minore rispetto ai 740 milioni pagati per acquistarlo non potendo restituire il debito al fondo Elliott. Una, due, tre bordate. Quest’ultima notizia è in evidente contrasto con gli sviluppi della trattativa condotta da Marco Fassone tesa a rinegoziare con un altro fondo, a un tasso inferiore, il debito stesso modificando sia la tempistica che la cifra per avere altro ossigeno. Dinanzi a tali bordate, diventa complicato occuparsi di calcio, del prossimo appuntamento di Europa league, degli stenti traditi dall’attacco rossonero e persino dell’arrivo, suggestivo, di Riccardino Kakà, un tempo idolo consacrato di San Siro milanista.

La spiegazione è semplice. È decisivo più che il conseguimento di qualche buon risultato, un chiarimento definitivo da parte dell’azionista che è anche presidente assente del Milan sul futuro, sulle sue discusse possibilità finanziarie e sui piani di sviluppo previsti per il mercato cinese, dei quali non si hanno ancora conferme. Su un punto però è possibile essere esaurienti. E riguarda il quesito che taluni tifosi del Milan hanno rivolto in questi giorni al presidente Silvio Berlusconi. E cioè: perché si è fidato di questo mister Li? L’ex premier ha fornito una risposta su twitter che non ha bisogno di ulteriori approfondimenti. Sono state gli adivisor, banche d’affari di respiro internazionale, ad accreditare la trattativa. E dopo di loro sono intervenuti al tavolo del negoziato studi di avvocati d’identico prestigio. Non solo. Tutte le scadenze (il pagamento dei 520 milioni a Fininvest, più i 220 per azzerare i debiti con le banche) sono state rispettate unitamente a quella più importante per il presidente e tifoso Silvio Berlusconi. E cioè il potenziamento del gruppo squadra con una cifra (230 milioni) persino superiore a quella promessa inizialmente. Che siano stati spesi male è spunto per un altro dibattito. Infine poiché va di moda sapere chi ha scelto il ct della Nazionale, qui possiamo svelare chi ha scelto Vincenzo Montella. È stato Gancikoff, all’epoca rappresentante del fondo cinese con Galatioto. Berlusconi era per la conferma di Brocchi, Galliani puntava su Giampaolo, Gancikoff, a nome dei futuri proprietari, ha indicato e ottenuto Montella, poi confermato da Fassone l’estate scorsa.