Inter: genesi e dinamiche dell'assalto a Keita Balde
Il duello Roma-Napoli per Schick annunciato da Ferrero, con la volontà del giocatore chiaramente indirizzata verso l’opzione giallorossa, apre gli scenari di casa Inter rispetto alla scelta di Keita Balde come alternativa per il proprio reparto avanzato ed in attesa degli altri colpi (almeno un difensore, più un centrocampista in caso di partenza di Brozovic) che occuperanno la settimana di Ausilio e Sabatini. L’idea dell’Inter è quella di proporre alla Lazio una soluzione simile a quella studiata per Karamoh: rinnovo di contratto concordato con l’attuale club di appartenenza e obbligo di riscatto dilazionato in un paio di stagioni per una cifra prossima ai 25 milioni di euro. In favore dell’Inter c’è la variabile Lotito, disposto a mettersi di traverso per evitare di cedere il suo gioiello alla Juve dopo le polemiche estive, ed il rapporto tra Calenda e Walter Sabatini.
Se a ciò si aggiunge la conoscenza di lunga data tra lo stesso Keita e Mauro Icardi, arrivati insieme in Italia dal Barcellona e legati da storie di mercato simili, appare facile ipotizzare come la soluzione Inter non verrebbe affatto scartata dal senegalese. Un’alternativa tattica disegnata su misura sulle esigenze di Spalletti più ancora di quanto rappresentato dallo stesso Schick, obbligatoria in vista della partenza di Gabigol verso il Benfica e di Jovetic richiesto, tra le altre, dal Monaco. Quattro giorni alla fine del mercato, quattro giorni incandescenti per i colori nerazzurri.