Inter, sei punti come macigni. Con un Icardi finalmente trascinatore
Sei punti dopo un avvio terribile contro Fiorentina e Roma per l’Inter. Chi l’avrebbe mai detto? Sicuramente in pochi. E le certezze di quei pochi avranno vacillato al gol di Dzeko e dopo il primo tempo dell’Inter, lontano anni luce dallo splendido primo tempo offerto una settimana fa contro la Viola a San Siro. Ma l’Inter, a differenza della passata stagione è migliorata in almeno tre aspetti: ha un’organizzazione di squadra ben definita, data da un allenatore che ha potuto lavorare con calma fin dal ritiro, ha dei ricambi all’altezza (vedi Joao Mario, risultato decisivo nella rimonta dell’Olimpico) e soprattutto ha un Mauro Icardi finalmente trascinatore.
Intendiamoci, Icardi i suoi gol li ha sempre segnati, ma mai come quest’anno sembra riuscire a capitalizzare al massimo i palloni che gli capitano, gioca con e per la squadra ed è un formidabile finalizzatore della manovra nerazzurra. Da capitano vero, Icardi ha spedito alle spalle di Alisson gli unici due palloni che di fatto gli sono capitati. E la differenza con gli altri anni si nota anche nel fatto che su questo campo non aveva mai segnato. Così come spesso lo si era visto sparire dal campo (non solo lui, a onor del vero, nelle gare fondamentali). Stavolta non è stato così. Ed è stata rimonta vincente.
Parlare di Scudetto dopo due giornate appare quanto mai fuori luogo. Ma questi sei punti potrebbero pesare tantissimo in ottica di qualificazione alla prossima Champions League, il vero obiettivo nerazzurro con il ritorno a quattro squadre nella massima competizione europea. Intanto l’Inter è lì con la Juve, a +3 sulla Roma che sarà indubbiamente una delle favorite. Le basi ci sono, ora serve dimostrare di poter avere una continuità. Con un Mauro Icardi in più.