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L'amore di Sarri e le casse del Bologna. L'anno di Verdi, prima del salto

L'amore di Sarri e le casse del Bologna. L'anno di Verdi, prima del saltoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 29 dicembre 2017, 22:152017
di Marco Conterio

Simone Verdi si è preso una rivincita. Contro se stesso, in primis. Perché era finito nel tunnel dell'eterna promessa, del calciatore dalle grandi potenzialità mai espresse. Col Bologna, con un inedito nove sulle spalle, è sbocciato e fiorito a venticinque anni, ma basta guardare la carriera per capire che al Milan non era riuscito a sfondare, che al Torino aveva giocato solo sedici partite, che all'Empoli aveva conquistato il cuore di Maurizio Sarri segnando però una rete ogni undici gare giocate. Eibar e Carpi sono state tappe della crescita, altalene di una promessa che pareva destinata a non essere mantenuta. Poi, a Bologna, anche e soprattutto in questa stagione, la Primavera. Simone Verdi ha dimostrato di essere talento cristallino che Roberto Donadoni ha rimesso in sesto, a nuovo. Calcia le punizioni con entrambi i piedi, fatto raro per un giocatore anche di primo livello. Serve e conclude, corre e pure difende. Verdi è il prototipo del giocatore pronto per una grande.

A venticinque anni suonati, però, il Bologna non vuole perdere l'occasione. Sa che venderlo ora significherebbe guadagnare ma cederlo in estate, potrebbe voler dire fare il colpo grosso. Sì, i 50 milioni di valutazione sparati oggi da Donadoni sono fin troppi, ma la strategia già spiegata dall'ad Fenucci, ovvero quella di non volerlo far partire fino a giugno, è chiara. Sarri, d'altra parte, è suo estimatore dai tempi di Empoli e se c'è una destinazione da pensar concreta e veritiera per il prodotto del settore giovanile del Milan è quella. Napoli. A patto che il Bologna non sia esoso nelle richieste perché De Laurentiis paga e non strapaga. Nonostante l'amore incondizionato di Sarri per il suo pupillo.