La nuova giovinezza di Ciccio Tavano

E sono dieci. Francesco Tavano entra e segna una doppietta. Vive la sua nuova giovinezza, agli ordini dello stesso allenatore con cui iniziò la propria storia all'Empoli, di cui poi sarebbe diventato il miglior marcatore di sempre. I due gol siglati nel finale di Pontedera-Carrarese, 4-1 per la squadra allenata da Silvio Baldini, proiettano il bomber casertano a quota 10 reti, in vetta alla classifica marcatori del girone A di Serie C. Segna come quando aveva vent'anni, esulta come quando aveva vent'anni, ha lo stesso allenatore di quando aveva vent'anni. Fa tanto inizio anni 2000, invece siamo nel 2017 e segna ancora.

L'orologio del gol di Tavano, però, non ha continuato a scorrere senza intoppi. Diamo un'occhiata al passato: l'ultima stagione in doppia cifra risale al 2014. Ventidue gol in quaranta partite in B con la maglia dell'Empoli, trascinato a suon di gol in Serie A. Poi, fast forward: estate 2016, Tavano riparte a sorpresa dalla Lega Pro. "Il Prato ha preso Tavano": facce sorprese a Parma, dove gli addetti ai lavori seguivano la presentazione dei calendari dei tre gironi. L'avventura sarà però deludente: 6 gol in 26 partite, Tavano non fa la differenza neanche in terza serie. Considerato che nelle due stagioni precedenti aveva fatto male sia a Empoli che ad Avellino (5 gol in 48 partite spalmate su due stagioni), sembra l'epilogo triste di una bella carriera.

Arriviamo a quest'estate. Altra chiamata dalla Toscana, solo che stavolta al telefono c'è Baldini, l'allenatore che di fatto lo ha lanciato nel calcio dei grandi. A 38 anni, gli propone una mezza pazzia: loro due e Marchionni. Come fossimo ancora tutti giovani, come fossimo tutti ancora a Empoli. Ciccio Tavano accetta, resta in Serie C, riparte dal gialloblù. E fa bene: quasi sempre titolare (col Pontedera partiva dalla panchina ma 22 minuti gli sono bastati), molto spesso decisivo. La Carrarese viaggia al quinto posto: non solidissima in difesa, ma molto divertente da vedere lì davanti. E Tavano fa gol, per ora 10 in 15 partite. Come se fossimo ancora nel 2001. Come se avessimo ancora tutti vent'anni.