LIVE TMW - Juve, Howedes: "Io leader, inutile il paragone con Bonucci"
Ieri le visite al JMedical, oggi il primo allenamento a Vinovo e la presentazione ufficiale con la maglia numero 21, quella che vestirà alla Juventus: Benedikt Howedes si presenta in conferenza stampa all'Allianz Stadium di Torino. "Penso che la Juventus sia uno dei cinque club più importanti al mondo ed essere parte di questa squadra è un enorme privilegio. Penso, del resto, di poter passare degli anni fantastici, sicuramente darò il massimo" le prime parole del difensore tedesco, nuovo rinforzo bianconero.
Quanto è importante questo trasferimento per te in vista del prossimo Mondiale? "Bisogna sempre pensare anche all'attenzione da rivolgere alla Nazionale. Io, come tutti gli altri giocatori che giocano nella Nazionale tedesca, ho l'obiettivo di essere convocato per il Mondiale. Qui posso giocare al livello più alto che ci sia, posso giocare la Champions League".
La settimana scorsa Khedira è venuto a Berlino, ha detto che vi siete parlati prima che tu venissi qui... "Sì, senza dubbio, oggi ci siamo sentiti su whatsapp, abbiamo anche parlato faccia a faccia, è un interlocutore ottimo per capire come funzionino qui le cose. Ci confrontiamo su molti aspetti, per esempio su cosa si possa fare a Torino nel tempo libero, siamo sempre in contatto. Senza dubbio è bello avere Sami al mio fianco".
Khedira ha detto che sei un leader. Ti senti un leader? La Juve ha perso Bonucci, porterà carisma e personalità alla Juve? "Sicuramente io mi considero un leader, per sei anni sono stato capitano dello Schalke, anche nella squadra giovanile ho avuto questo ruolo. Sin da giovane sono abituato a essere leader. Qui mi devo adattare, devo trovare il mio posto nella squadra e non penso che sia necessario confrontarmi con Bonucci, perchè sono un giocatore a parte, una persona a parte, che ha il suo percorso, che è diverso da quello di Bonucci, quindi non penso che i confronti siano opportuni. Credo che debba essere giudicato sulla base delle mie prestazioni. Farò tutto quello che è in mio potere per poter continuare ad avere successo con la Juventus".
Che idea si è fatto del calcio italiano? Perché ha deciso di lasciare lo Schalke? "Sicuramente un'ottima impressione. Tutti nel club, in qualsiasi ruolo, sono molto professionali. La Juve è una delle squadre più importanti del mondo, l'ho detto all'esordio di questa conferenza, e ho anche messo l'accento sul fatto che volevo giocare all'estero prima o poi nella mia vita. Adesso è arrivato questo momento, per una squadra sulla quale mi sono detto: può essere il passo giusto".
Come sei stato accolto stamattina? Il primo colloquio con Allegri? "Oggi ho fatto un po' di test di corsa e di base, quindi non mi sono ancora allenato con la squadra e con i giocatori che sono ancora qui. Nei prossimi giorni verrà il momento di giocare con gli altri. Ho avuto un primo colloquio con l'allenatore, mi ha fatto un'impressione splendida e sicuramente nelle prossime settimane questa impressione si confermerà ulteriormente".
Perchè hai scelto il numero 21? "Il 21 è un numero che è stato vestito da grandissimi come Thuram a Dybala, nomi veramente di spicco. Era un onore poter indossare la maglia 21, io personalmente non ho nessuna relazione con questo numero però tra gli ultimi numeri rimasti disponibili questa era la scelta migliore per me".
C'è un giocatore a cui ti sei ispirato? Hai seguito le orme di qualche bianconero, magari tedesco? "La decisione di venire alla Juve l'ho presa indipendentemente da chi ha giocato qui in passato, e sono molto lieto di questa decisione. So che ci sono stati grandi tedeschi che hanno giocato qui, da Kohler, a Reuter e oggi Khedira, che ha già raggiunto degli ottimi traguardi. Io penso di dover fare la mia strada, non ho grandi modelli nel mondo del calcio. Penso però a Buffon, un giocatore che ha un nome conosciuto in tutto il mondo, ha una personalità e un carisma eccezionali".