LIVE TMW - Roma, Di Francesco: "Mi emoziono ancora pensando al Sassuolo"
Vigilia di campionato in casa Roma, attesa domani dalla sfida dell'Olimpico contro il Sassuolo. A prendere la parola in conferenza stampa è il tecnico giallorosso, Eusebio Di Francesco. Segui il LIVE di TuttoMercatoWeb:
Sul bilancio dei primi sei mesi: "Mancano ancora due gare, compresa quella da recuperare che è importantissima per la classifica. Abbiamo fatto delle ottime cose, siamo cresciuti tanto, ci manca ancora qualcosa per essere competitivi sotto ogni punto di vista, ma questo deve essere
Sulla sfida da ex col Sassuolo e su Iachini: "Un percorso incredibile, un ambiente ed emozioni straordinarie. Mi emoziono ancora quando penso al Sassuolo. Iachini? Lo conosco bene, un martello sotto molti punti di vista, ha dato solidità e sta ottenendo dei risultati nell'ultimo periodo molto importanti".
Sugli ex della sfida Pellegrini e Defrel: "Pellegrini è un '96 e sta giocando tanto. E' di grandissima prospettiva, anche per la Nazionale. E' il terzo anno che lo alleno ed è in continua crescita. Lo ritengo un titolare della mia squadra. Defrel è stato sfortunato per tante situazioni, ha ripreso in allenamento una botta dove si era già fatto male, sta cercando di recuperare ma per questa gara non sarà convocato".
Sul maggior cinismo in attacco: "Dirlo oggi lascia il tempo che trova. Dobbiamo portare in campo concretezza, superare questo periodo dove creiamo ma non segniamo, come anche contro la Juventus. La sfida contro il Torino è stata emblematica, noi dobbiamo rispondere sul campo. Mi auguro di creare anche molto meno ma di segnare come in passato".
Su Schick e sul 4-3-3: "Il sistema di gioco lo fanno le caratteristiche dei giocatori. Quello di Torino era un 4-2-4. raramente faccio il 4-2-3-1. Questo perché abbiamo difficoltà nel segnare quindi cerco di mettere persone che hanno la vena del gol. Non buttiamo i giocatori o il modulo perché abbiamo perso due partite. Io posso utilizzare 4-3-3 o il 4-2-4, il 4-2-3-1 non mi piace tantissimo. Potrei optare per entrambi i moduli per migliorare la squadra, anche se la differenza è data dal risultato. Domani giocherà Schick dal primo minuto, gli altri 10 li vedremo".
Sul mercato di gennaio e sul nome di Badelj: "Sono in piena sintonia col direttore sportivo, parlare di mercato in questo momento non mi interessa. Devo sistemare la mia squadra e pensare al Sassuolo e a portare a casa i 6 punti prima della sosta. Poi avanti ne parleremo, si può cambiare idea, voi siete maestri in queste cose. Il mercato è l'ultimo dei miei pensieri".
Su come si supera il periodo difficile: "Io di periodi difficili a Roma ne ho avuti in partenza, però credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions. In campionato siamo in corsa, quindi siamo in linea. Ovviamente per ripartire serve vincere, la mia forza è cercare di saper prendere le sconfitte nel modo giusto e sfruttarle per migliorare. Questo è capitato anche con alcune vittorie, non tutte sono arrivate come avrei voluto, ben venga qualche vittoria sporca che ti dia fiducia. Noi dobbiamo vincere domani, al di fuori dell'avversario".
Ancora su Schick: "Capita di sbagliare un gol al 94esimo, anche se era contro la Juventus. Lui deve avere la forza di superare questa cosa. Al momento è il giocatore a cui sono più vicino, perché è forte ed è un patrimonio della società. Lui ancora non è un grande campione, ha qualità ma deve fare ancora tanta strada. Deve lavorare sull'aspetto psicologico. Non deve passare il messaggio che abbiamo perso per un suo errore, ci sono state tante altre disattenzioni di fronte a una squadra forte. Ha ancora qualcosa in più di noi".
Sulla parola 'vincere': "A livello motivazionale mi piace molto. Può significare tante cose. Vincere lo scetticismo, portare più giocatori in Nazionale, far crescere giocatori. Mi piace un po' di più il termine vincere sul campo, vincere attraverso un'idea ed è quello che voglio portare a Roma. Per vincere bisogna imparare anche dagli altri, avere la cattiveria agonistica che non sempre abbiamo avuto che invece ha espresso la Juventus nei primi 60' della partita passata".
Sulla crescita personale: "Io voti non me ne do, me li date voi ed è giusto così. Io sono contento di come sono cambiato però è sottile il confine fra il fare bene e il fare male. Per me la partita di domani è molto importante. Un'esperienza totalmente diversa da quando era alla Roma da calciatore, mi sento integrato, mi piace, sono motivatissimo. Esperienza a Sassuolo basilare per trovarmi qui. Noi stiamo cercando di far diventare Trigoria una famiglia".
Sui gol dei centrocampisti e su Nainggolan: "Quanti pali abbiamo preso? L'anno scorso ogni volta che tirava dai 25 metri e la metteva sotto l'incrocio. L'anno prima segnò di meno. Anche io ho segnato 8 gol in un anno. Ci sono annate in cui ti riesce tutto. Nainggolan è un giocatore incredibile, magari da mezzala deve migliorare l'attacco della porta, lo trovi più spesso al limite dell'area. Ha avuto tante chance per segnare, mi auguro che possa segnare tanto. Voglio essere positivo e pensare che il centrocampo riprenda a segnare. È normale chiederlo visto che segniamo poco. Ora non gioca dietro la punta, ci arriverà con lo sviluppo della manovra".
Sull'astinenza da gol dell'attacco e su Dzeko: "Credo che l’Inter ha fatto tanti punti grazie ai gol di Icardi. Un amico mi diceva l’attaccante fa gol e il portiere para. È fondamentale che torni a segnare. È il calciatore che calcia più in porta in campionato. Ha avuto meno lucidità e fortuna, ma deve tornare a fare gol. Se Dzeko farà 8-10 gol non potremo ambire a qualcosa di importante. Io conosco solo un modo per risolvere questo problema: stimolarli, stimolarli, stimolarli. Devono credere un pochino di più e non fermarsi, Benatia ci ha creduto e ha fatto gol, chi difendeva un pochino meno. Dobbiamo credere un pochino di più in quello che facciamo e che il nostro compagno ci può mettere una palla gol".