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Marotta piglia tutto. Ma qualche volta sbaglia anche lui

Marotta piglia tutto. Ma qualche volta sbaglia anche luiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 19 luglio 2017, 12:222017
di Andrea Losapio

La Juventus, per capacità manageriali, è la squadra migliore d'Italia. Non d'Europa, ma è partita con un handicap esagerato rispetto alle altre concorrenti e, probabilmente, non riuscirà mai a colmarlo finché la Serie A non raggiungerà la Premier League, se mai lo farà. Però il fatturato è lievitato fino a 500 milioni di euro (e oltre) potendo ora sbaragliare la concorrenza sul mercato. Douglas Costa approdato la scorsa settimana, De Sciglio e Szczesny in questa, Bernardeschi fra poco e non è certo finita, perché servirà un difensore che prenda il posto di Bonucci. Tutti tranne Schick, ritornato alla Sampdoria per colpa degli esami medici.

Ma con un mercato più attivo, il Napoli che si salda e inserisce qualche pedina, riuscirà la Juventus a rimanere sulla cresta dell'onda, senza sbagliare nessun colpo? Durante gli anni il bilancio è ovviamente positivo, ma non è sempre andata benissimo.

2010-11
Arrivano Lichtsteiner e Pirlo, oltre a Vidal e Giaccherini, tutti ottimi acquisti. Benino anche Pepe, Matri, Quagliarella e Vucinic, mentre Elia è un errore marchiano. In inverno arrivano Caceres e Padoin, Borriello mette il sigillo sullo Scudetto, mentre Taider in comproprietà è un buco nell'acqua.

2012-13
Asamoah e Isla in comproprietà - con obbligo di riscatto - per 36 milioni di euro (congiunti) sono uno sgarbo all'Inter. Ritorna Giovinco dal Parma ma il super colpo è Pogba a zero. Male chi avrebbe dovuto far fare il salto di qualità in Champions, come Lucio o Bendtner. Gabbiadini non vestirà mai la maglia della Juventus. In inverno arriva solo Peluso.

2013-14
Benissimo Tevez, benino Llorente. Zaza e Ogbonna danno una mano a vincere gli scudetti ma sono dei comprimari, Berardi non arriverà mai in bianconero. In inverno arriva Osvaldo e fa poco: la mancata finale in Europa League, in casa, non è un bel segnale.

2014-15
Salta Iturbe, andato alla Roma, e Conte dà le dimissioni a metà luglio. Arriva Allegri, novello Re Mida, con due acquisti di livello alto come Evra e Morata: errore dare la recompra al Real Madrid, mentre Pereyra si ambienta con molta calma. E Coman? Ottima plusvalenza, sebbene in bianconero non dia grosse soddisfazioni. Sturaro buona pedina ma senza la crescita sperata, così come Pereyra. Romulo invece non riesce a inserirsi anche a causa di problemi fisici. In inverno arriva (un'altra volta) Matri.

2015-16
Grande mercato con gli arrivi di Mandzukic, Dybala, Khedira, Alex Sandro e Cuadrado. Di fatto è il primo dove arrivano cinque titolari, di colpo, dopo l'estate del 2011 con Conte. Però la richiesta di Allegri, in realtà, è quello di un fantasista straordinario (Draxler o Gotze, per intenderci) per migliorare la mediana. Arriva Hernanes.

2016-17
Presi Pjanic e Higuain a clausola, oltre a Benatia e Dani Alves. Pjaca non è giudicabile per i problemi fisici, Cuadrado un'altra volta in prestito è un'ottima operazione. Lemina, acquistato un anno prima, viene riscattato e messo sul mercato. È ancora lì. In inverno si lavora per Witsel, ma salta, e arriva Rincon.

È chiaro che Marotta (con Paratici) stia facendo grandissimi acquisti, basandosi molto sulla propria difesa che nell'anno prossimo verrà a mancare, visto l'addio di Bonucci e l'invecchiamento fisiologico di Lichtsteiner, Chiellini e Barzagli. Per il resto i cambi si sono integrati perfettamente in un meccanismo comunque già oliato. Insomma, questo è un anno zero per la Juventus che dovrà sbagliare il meno possibile, senza avere il braccino: insomma, se Allegri dovesse chiedere Draxler non potranno arrivare Hernanes o Rincon.