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Montella fuori controllo. Non è da un rosso che si giudica un allenatore

Montella fuori controllo. Non è da un rosso che si giudica un allenatoreTUTTO mercato WEB
lunedì 23 ottobre 2017, 11:302017
di Raimondo De Magistris

Sei punti in meno rispetto a un anno fa. Nonostante gli oltre 200 milioni di euro spesi e una squadra che in estate, almeno sulla carta, puntava allo Scudetto. Un obiettivo che a fine ottobre è già utopia, così come è ostico pensare che questo Milan possa lottare anche per i primi quattro posti. Una squadra senza gioco né identità, che cambia modulo e giocatori ogni tre giorni e non ha capito ancora in che direzione andare.

Eppure ieri Vincenzo Montella, subito dopo lo 0-0 in casa contro il Genoa, se l'è presa con tutti tranne che con sé stesso e con i suoi giocatori. Il VAR ha immediatamente chiarito che la gomitata di Bonucci su Rosi era da rosso. Per tutti, ma non per l'aeroplanino che nell'intervista a caldo rilasciata a Mediaset ha introdotto una nuova dicitura: espulsione televisiva. "Anche io - ha dichiarato - lo facevo e non venivo espulso perché essendo basso non prendevo mai il volto. Questa per me è stata un'espulsione televisiva".

Allenatore sull'orlo di una crisi di nervi, verrebbe da dire. Nulla di nuovo nel mondo del calcio, perché le pressioni quando le aspettative sono alte e i risultati non arrivano sono enormi. E per Montella questa è una stagione decisiva, un campionato che più degli altri sancirà se ci troviamo o meno dinanzi a un grande tecnico.
Ad oggi, non l'ha ancora dimostrato e non è una dichiarazione da grande tecnico neanche questa: "Io mi gioco la carriera, se l’arbitro mi dà rigore me la cambia". Un dettaglio importante, certo, ma che non influisce sul giudizio complessivo su un allenatore. A farlo, magari, è una squadra senza gioco né identità che non vede la luce in fondo al tunnel. Una squadra potenzialmente da primi tre posti che Montella dovrà cambiare al più presto se vorrà conservare il suo posto.