Napoli, più cuore e singoli che gioco: l'antidoto alla kryptonite Atalanta
Dopo il tabù preliminare e quello della vittoria alla prima di campionato, Maurizio Sarri ha spezzato anche l'incantesimo Atalanta e può godersi la quarta vittoria su quattro gare ufficiali. Alla fine, dopo tanti discorsi e analisi tattiche della vigilia, l’antidoto alla kryptonite Gasperini - unico capace l'anno scorso di battere due volte il Napoli e disinnescare il miglior attacco del campionato - è risultato semplicemente il carattere, che ha permesso al Napoli di ribaltare la gara e venire a capo di un'altra sfida complicatissima. I nerazzurri hanno imbrigliato gli azzurri per almeno un tempo, ripetendo la gara a uomo a tutto campo, togliendo dal match Hamsik e Jorginho, e rischiando seriamente di ripetere quanto fatto l'anno scorso tra andata e ritorno.
L'Atalanta di Gasperini per la verità ha fatto di nuovo tutto alla perfezione, ma il Napoli non s'è fatto schiacciare dagli spettri del déjà-vu. La squadra di Sarri - ed è questo l'aspetto più importante della serata - anche senza poter recitare il suo solito copione tattico l'ha spuntata, facendo valere come le grandi squadre le individualità. E' stata la perla di Zielinski da fuori a cambiare l'inerzia del match, ma anche l'ingresso di Allan (così come quelli di Diawara e Rog per una mediana tutta nuova) che non a caso poi ha propiziato anche l'uno-due Insigne-Mertens per il 2-1 in cinque minuti. Da quel momento, complice anche il calo inevitabile dell'avversario per la pressione del primo tempo, vita facile per il Napoli che ha sfiorato più volte il tris, arrivato nel finale con Rog. E dopo la sosta gli azzurri potranno continuare la loro marcia inarrestabile: sono nove addirittura i successi consecutivi tenendo conto anche del finale della scorsa stagione.