Nel ricordo del Feyenoord di Julio Cruz. Per evitare la sesta sconfitta
Non è un Feyenoord senza motivazioni quella che questa sera scenderà in campo al cospetto del Napoli. Senza possibilità di qualificazione o di terzo posto, la squadra di Van Bronckhorst si opporrà comunque con i suoi uomini migliori alla squadra di Sarri. "Perché l'Europa - ha detto il manager orange - ci ha fatto perdere gare in Eredivisie, ma senza l'Europa non si acquisisce quella esperienza necessaria per giocare ad alti livelli".
E allora spazio ai migliori, con Amrabat in campo anche se non al meglio e la sola assenza di El Ahmadi da dover scontare per una squadra che non vuole chiudere il girone di Champions League con zero punti. "E' importante l'onore, per questo i ragazzi non hanno bisogno di ulteriori motivazioni", ha detto Van Bronckhorst.
Sguardo serio e concentrato quello dell'allenatore olandese in conferenza stampa, almeno fino alla domanda relativa a una vittoria conquistata dal 'suo' Feyenoord quando era solo un laterale in rampa di lancio. E a quel punto a van Bronckhorst è tornato il sorriso. Fu una vittoria contro un'italiana ma non il Napoli. Un 2-0 contro la Juventus firmato Julio Cruz (attaccante successivamente molto apprezzato in Italia) che non servì per superare il girone, ma che rappresenta uno dei punti più alti contro le italiane della squadra di Rotterdam. Che proprio non ci sta a salutare la Champions League con sei sconfitte in sei partite.