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Oggi Ausilio, poi Sabatini: a Riscone ecco la dirigenza. Tanti i punti da rebus

Oggi Ausilio, poi Sabatini: a Riscone ecco la dirigenza. Tanti i punti da rebusTUTTO mercato WEB
mercoledì 12 luglio 2017, 08:152017
di Francesco Fontana
fonte Riscone (BZ) - Dall'inviato al centro sportivo 'Raicperting'

Giovanni Gardini ieri mattina, Piero Ausilio oggi, Walter Sabatini tra domani e venerdì. In quel di Riscone sta arrivando l'intera dirigenza nerazzurra. Obiettivo: fare il punto sulle prossime mosse di mercato. Tanto in entrata quanto in uscita. E in questo senso, neanche a dirlo, l'argomento 'caldo' ha un nome e un cognome ben precisi: Ivan Perisic.

Sarà questa la situazione da risolvere nel minor tempo possibile, al netto della volontà dell'esterno croato di volare a 'Old Trafford' per diventare un nuovo calciatore del Manchester United. Basterà il face to face con Luciano Spalletti? Difficile, perché l'ex Wolfsburg pensa all'addio ormai da settembre: quadriennale da 7 milioni di euro netti a stagione, la Premier League, la Champions League e José Mourinho... Sono tanti i motivi per dire addio al calcio italiano, inoltre insoddisfatto per due annate che non hanno portato a Milano l'Europa che conta.

Sulla lista dei cedibili anche i vari Andrea Ranocchia (2,5 milioni di euro il suo ingaggio, un ostacolo in ottica vendita), Davide Santon e Yuto Nagatomo, mentre sono in corso le valutazioni del caso su Jeison Murillo, sul quale il tecnico sta insistendo molto in questi giorni di ritiro cercando di 'catechizzarlo' in coppia con Joao Miranda. A centrocampo, dopo l'arrivo di Borja Valero (e in attesa di un ulteriore acquisto top), da rebus il futuro di Marcelo Brozovic, anch'egli non indispensabile e per il quale in Corso Vittorio Emanuele potrebbero ascoltare le eventuali offerte in arrivo. Ma il suo mercato, almeno per il momento, non è lo stesso di un anno fa.

In attacco, infine, le situazioni più articolate: detto di Perisic, rimangono in uscita sia Jonathan Ludovic Biabiany che Gabriel Barbosa (tra i più applauditi in Val Pusteria), senza dimenticare Stevan Jovetic: appena rientrato dal prestito al Siviglia, il classe '89 di Podgorica rimane un giocatore di ardua collocazione, soprattutto per l'ingaggio (pari a 3,5 milioni di euro) che spaventa le pretendenti.

Insomma, non mancano le difficoltà per la dirigenza interista. In entrata, ma soprattutto in uscita. Con tanti giocatori ancora da piazzare. Obiettivo non semplice per via degli ingaggi super. Quest'ultimo un errore di valutazione fatto anni fa che a Milano stanno pagando ancora oggi. Nelle prossime ore, quindi, il punto in Trentino-Alto Adige. Con Spalletti che aspetta e intanto lavora facendosi apprezzare da un pubblico che, come presenze, sta rispondendo. In attesa - finalmente - di un'Inter da Champions, ma allo stato ancora da work in progress.