Pavoletti, il sacrificato di lusso. Pagato 16 milioni in meno
Leonardo Pavoletti è un caso da studiare, perché è il limite che il Napoli ha toccato con mano. Gli azzurri hanno fatto, da sempre, di necessità virtù, mettendo i conti sempre in ordine prima di acquistare o cedere. E solitamente ha la buona abitudine di non spendere più di quanto dovuto. Con Pavoletti non è andata così: è arrivato a gennaio per diciotto milioni, quando oramai il Napoli aveva trovato la quadratura con l'agilità e la tecnica di Mertens, andando a prendere il posto di Arkadiusz Milik, infortunato ma poi tornato. Oltre a quello di Manolo Gabbiadini, ceduto poi allo Stoke City tra mille difficoltà nonostante il valore indiscusso del giocatore.
Insomma, Pavoletti era alla grande occasione dopo i tanti gol al Genoa. Ventinove anni, l'ingaggio della carriera... durato solo sei mesi. Oggi sarà un nuovo giocatore del Cagliari, andando a prendere il posto di Marco Borriello, in prestito con diritto di riscatto: 14 milioni complessivi, ma solo 2 entreranno ora nelle casse del Napoli. Che sì, sono floride, ma che non aveva bisogno di un Pavoletti a gennaio. Certo, con il senno di poi è semplice puntare il dito, se non esercizio dovuto. Però l'idea è sempre quella di migliorare i prospetti e poi farli esplodere. Con lui non è stata per nulla così.