Roma, Di Francesco: "Prova di carattere. Critiche? La mia forza è l'equilibrio"
Dopo la vittoria conquistata in casa dell'Atalanta, il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Premium Sport: "
La Roma c'è?
"Avevo chiesto una prova di carattere rispetto all'ultima uscita, contro una squadra che aveva fatto benissimo, una squadra difficile da affrontare che fa un forcing impressionante, dovevamo essere più bravi negli ultimi 20 minuti ma la condizione non è al top e quindi ci sta. Ma già non aver subito gol, ho visto una squadra con desiderio di fare bene, questa è una vittoria sporca e questa squadra non può che crescere".
Si è arrabbiato molto nel finale?
"Al 90' con l'esperienza che abbiamo in campo, non si può farli ripartire in quel modo, ci vuole un po' di malizia in più e noi l'abbiamo, abbiamo giocatori di livello in campo e questo fa la differenze perché poi siamo stati bravi ad amministrare alcuni palloni".
Una sola occasione prodotta la preoccupa?
"Alla fine l'Atalanta ha trovato l'unica vera occasione con il palo, per il resto la squadra ha difeso bene, ci hanno creato difficoltà sui nostri errori, quello che non è mi piaciuto è stata la manovra su un campo non facile, troppi errori tecnici, potevamo far girare meglio la palla ma oggi sia più bravi a difendere che attaccare, da domani saremo più bravi ad attaccare".
Contento del precampionato?
"Abbiamo fatto delle ottime cose a parte l'ultima partita dove ho fatto delle scelte in vista di questa partita. Io cerco di portare le mie idee, la voglia di giocare, abbiamo sbagliato sulla loro aggressività e dobbiamo migliorare, ci siamo abbassati troppo e ci hanno messo all'angolino. Posso dirvi che questo stadio crea difficoltà a chiunque, l'Atalanta ha questa spregiudicatezza, devi essere bravo a ripartire meglio di quanto fatto da noi"
Contento dell'atteggiamento della squadra e dei due centrali?
"Quando giochi a quattro spesso capita che i centrali devono andare a chiudere, quando palleggi meglio poi ti abbassi meno però al di là di questo, ho visto una squadra corta e con la volontà di soffrire e questo è il salto di qualità che può fare questa squadra".
Deluso dallo scetticismo di questa settimana?
"Assolutamente no, so che lavoro faccio e so che devo accettare di essere l'incudine e il martello ma la mia forza è l'equilibrio e spero lo sia anche per la Roma".