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Sabatini: "Odio aver perso la Roma. Monchi scelta straordinaria"

Sabatini: "Odio aver perso la Roma. Monchi scelta straordinaria"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 28 marzo 2017, 17:152017
di Simone Bernabei

Walter Sabatini, ex ds della Roma, ha parlato all'evento “Sport & Lavoro - L'evoluzione del direttore sportivo” dalla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre. Ecco le sue parole riportate da Vocegiallorossa.it: "Monchi? La Roma ha fatto una scelta straordinaria, nel momento che sarà ufficiale. Lo rispetto come uomo e come professionista. Ha fatto cose importanti al Siviglia, generando plusvalenze. Ha una grande competenza. La mia avventura in giallorosso? In questi anni a Roma hanno riportato le mie parole con interpretazioni personali. Accetto l'idea di aver sbagliato. Il 28 marzo è una data infausta per me, giorno in cui non sono più ds della Roma. Lo sono stato formalmente fino a ottobre, ma fino a oggi ho pensato alle cose della Roma. Ora non lo sono più. Odio aver perso la Roma, non c'è partita che non guardo con sofferenza estrema. Guardo sempre i miei giocatori, come se fossi ancora parte in causa. Da oggi cercherò di dismettere questo mio stato d'animo. Le plusvalenze sono degli strumenti importanti in una società di calcio. Io l'ho sempre fatto nella Roma con molta fortuna. È un primo requisito ma non l'unico, perché non devono incidere sul patrimonio, anche tecnico, della società. Quello fatto in questi anni a Roma è stato molto importante, sono state fatte delle plusvalenze che hanno regolato gli standard chiesta dall'UEFA. Uno dei motivi per cui sono andato via è che la statistica sta sovrastando la bellezza del calcio. L'errore è una cosa umana. Il compito principale di un direttore sportivo è riuscire a coniugare il mantenimento di una squadra forte.

La Roma da 3-4 anni è una squadra forte. Purtroppo è incappata in un ciclo incredibile della Juventus, ma la Roma è competitiva. Il derby? Io che sono un romanista malato, perché la Roma è una malattia, sono stato contagiato. Nel derby spero che la Roma giochi la sua miglior partita, una partita prepotente e arrogante, non stando a guardare di fare solo 2-0, ma anche 4 o 5. Spalletti? E' un uomo un po' polemico ma non ha mai detto una cosa inutile. Ha voluto ipotizzare una Romanway, riferita però ai comportamenti, al decoro. Cose messe tutte insieme che hanno dato in parte qualcosa che è sempre mancato a Roma. Ha dato vita a un'officina permanente, portando la Roma dentro un percorso che non è mai stato frequentato. Per fare questo ha dovuto dire cose negative, andando in rotta di collisione con Totti. Troppo facile definirlo un fenomeno, tanti campioni hanno smesso sentendone la mancanza, ma nessuno riprodurrà più le sue giocate. Però è un problema gestire un calciatore così nella fase finale della carriera. Spalletti ha voluto forgiare l'idea che una squadra forte può vincere a prescindere da lui. Ha fatto qualcosa di poderoso, però guardate cose succede. Ho premesso che ha uno spirito polemista, come quasi tutti i toscani, ma lui ha coraggio vero, virtù di pochi. Un uomo che si spende per tutti, è generoso. È un grande patrimonio, spero ci siano le condizioni perché lui rimanga, mi dispiace che Spalletti venga insultato da persone che non possono permetterselo. Il nostro allenatore è stato affrontato come lo si farebbe con un uomo da marciapiede. Mi è stato chiesto di non dire chi fosse, ma è uno del mondo della comunicazione. Ci sono persone che danno della merda a Spalletti. Che cosa è questa città?".