Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW - Lega Pro, Gravina annuncia: "Ridurremo gli over"

TMW - Lega Pro, Gravina annuncia: "Ridurremo gli over"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 10 aprile 2017, 15:422017
di Ivan Cardia

A margine dell'assemblea odierna, il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina ha incontrato la stampa. E ha annunciato le prossime battaglie della terza serie calcistica. Tra contributi, premi di valorizzazione e l'inattesa svolta sul taglio dei calciatori over a disposizione delle squadre: "Giornata di lavoro proficua, con due aree di intervento. La prima a livello istituzionale, sia federale che governativo: spingeremo per ottenere il miglior provvedimento relativo all'apprendistato. Sbloccherebbe risorse ferme da 18-20 anni, serve un provvedimento stabile: ci sembra giusto che le norme applicabili alle società di capitali lo siano anche alle società di calcio.

Non potendo incidere sull'aspetto formale della legge Melandri, l'assemblea ha rilevato due criticità. È insoddisfacente una legge che non consente l'utilizzo delle risorse, perché al momento manca il decreto attuativo. In secondo luogo, c'è una perdita secca di 5 milioni di euro che le società di lega pro subiscono. È un problema serio, che affronteremo per capire come migliorare l'aspetto dei ricavi.

Sotto il profilo della riduzione dei costi, stiamo lavorando sulla composizione delle rose per quanto riguarda il numero di over e sui premi di valorizzazione. Ci poniamo il problema se sia giusto valorizzare circa 400 atleti provenienti dalle leghe maggiori, a fronte di un costo coperto solo in parte dalle società di A e B".

Cosa la spaventa di più, in riferimento alla legge Melandri?
"A me spaventa anzitutto l'idea di perdere dei soldi. Ma ora la Melandri è inapplicabile. E per fare ricorso ai contributi le società devono presentare progetti che riguardano investimenti: questo significa far morire il calcio in Lega Pro. Non oso immaginare cosa succeda in B. Io penso che sia immorale assistere periodicamente a fallimenti di società".

La Lega di A è in stallo, verso il commissariamento. Tavecchio e Malagò le due ipotesi: quale auspica?
"Io auspico che il 13 trovino un accordo. Se così non fosse, servirebbe una figura super partes: credo che per la delicatezza del ruolo non debba esserlo né il presidente del CONI né quello della FIGC. Penso che una figura più adatta possa essere il presidente del collegio dei revisori, sarebbe l'occasione migliore per non alterare gli equilibri di chi conosce quel mondo e può trovare al più presto una soluzione".

Un passo indietro, sulla sconfitta elettorale di Abodi.
"In democrazia contano i numeri, Tavecchio ha centrato l'obiettivo. Sono minoranze che rappresentano equilibri di sistema. Non si può governare il calcio senza una linea guida sulla strada della sostenibilità del calcio italiano e delle sue componenti. Non si può pensare di partire per la stagione 2017/2018 in queste condizioni: al momento c'è solo una strada, la riduzione dei costi. E da questo punto di vista serve una politica assoluta in tema di over e di valorizzazioni: bisogna capire che quando arrivano calciatori dalle altre serie la valorizzazione non può essere il costo aziendale, ma qualcosa in più".

Gli over attualmente sono sedici. A quanto si scenderebbe?
"Ne stiamo discutendo: si va da un minimo di sei a un massimo di dieci. Potrebbe essere un vantaggio per il calcio italiano: si inizierebbe ad investire nei settori giovanili. Il costo medio di un over è circa 100mila euro: togliendone 7/8 a società, basta fare due conti".

È una decisione che potete prendere in modo autonomo?
"Desterà qualche sussulto, ma non possiamo sussultare solo noi. Siamo stanchi della politica delle provocazioni, vogliamo portare avanti una politica aziendale: in azienda, quando stai male riduci i costi o aumenti i ricavi. Abbiamo chiesto di aumentare i ricavi: ci hanno detto che per provvedimento perderemo cinque milioni. Qualcosa dobbiamo fare".

Dove è nata questa idea?
"È un'idea che circolava da un po' di tempo, anche se qualcuno sorrideva. E le società sono quasi tutte d'accordo, anche le grandi. In piazze come Venezia, Lecce, Catania, la società è portata dalla tifoseria a fare grandi acquisti. Se non potrà farlo per una norma, il presidente di turno potrà farlo accettare con più facilità. E aumenterà la competitività: Gonzalez lo può prendere l'Alessandria o il Parma, non il Tuttocuoio".

Sui giovani invece.
"Va pagata meglio la valorizzazione. Sono due scelte diverse, ma complementari: se ti impedisco di avere tanti over, ti spingo ad implementare i vivai. Con altri contributi: se valorizzi i tuoi calciatori fai saldo attivo. Una cosa che in Lega Pro non esiste più: serve il coraggio di far fare calcio anche ai dirigenti, per salvare il calcio".