TMW RADIO - Gomez: "Nemmeno io conoscevo Fekir. Juve ora? Meglio"
Alejandro Gomez, numero 10 nonché capitano dell'Atalanta, raggiante dopo il pareggio contro l'Olympique Lione, spiega le proprie sensazioni a TMW Radio. "La mia idea era metterla lì, la barriera si è aperta ma va bene così. È servito per pareggiare, nel secondo tempo abbiamo alzato il pressing, eravamo più convinti di potere fare punti. Nel primo era molto difficile, loro pressavano bene e noi recuperavamo palla troppo bassa. Era complicato ripartire, c'erano 70 metri per arrivare in porta, abbiamo avuto qualche contropiede importante per fare gol. Quello di Hateboer per esempio, chiarissimo, ma penso che negli ultimi 45 minuti abbiamo fatto bene, anche soffrendo. Abbiamo difeso molto, sapevamo che i terzini spingevano molto".
E' cambiata la partita con l'inserimento di Castagne
"Sì, sì, infatti dicevo che abbiamo alzato il baricentro, soprattutto nella parte sinistra, dove Mendy spingeva molto".
Cosa risponde a Fekir?
"Ahahah, l'ho detto prima. È normale, ci sta che non mi conoscano perché ovviamente io sto giocando da poco internazionalmente, quindi... sinceramente anche io vedo poco il calcio francese. Ci sono tanti che io non conosco".
Però lo conosceva Fekir...
"Mhhhh... no, sinceramente no, ma l'ho visto oggi. Mi ha sorpreso perché è davvero un bravissimo giocatore".
Domenica c'è la Juventus, quindi non può riposare.
"Non posso nemmeno dopo, devo viaggiare verso l'Argentina per la nazionale. Meglio così, meglio che siano i bianconeri che altri, perché così l'Atalanta può continuare ad avere motivazione. Non dobbiamo abbassare la tensione".
L'Atalanta è la favorita del gruppo?
"Mancano ancora quattro partite, dovessimo vincere la prossima gara metteremmo una percentuale alta per il passaggio del girone".
Come hai accolto il pareggio tra Limassol ed Everton?
"Per noi è tanta roba, è importantissimo".
Quindi partirà in aereo con gli argentini...
"Credo sarò con Dybala, in aereo da Milano, sicuramente voglio la 10 della Juventus, gliela chiederò a lui".