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TMW RADIO - Maniero: "Donnarumma, non capisco questa scelta"

TMW RADIO - Maniero: "Donnarumma, non capisco questa scelta"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 16 giugno 2017, 16:392017
di Ivan Cardia
Archivio Maracanã 2017
TMW Radio
Archivio Maracanã 2017
Filippo Maniero, Allenatore, intervistato da Marco Piccari e Vincenzo Marangio
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Ospite di TMW Radio, l'ex attaccante Filippo Maniero, nel 1998 in forza al Milan, ha commentato le reazioni della tifoseria rossonera alla decisione di Gianluigi Donnarumma di non rinnovare il contratto: "È legittimo il dispiacere per il tifoso milanista, che ha visto crescere questo ragazzo e deve dimostrare ancora di essere un campione. È logico che esploda la propria rabbia dopo la decisione di ieri, i tifosi vanno capiti".

In questi casi conta più l'aspetto economico o il progetto del club?
"Mah, penso sia soggettivo. Dipende da chi viene chiamato in causa. Io a 18 anni non ricordo quale potesse essere la mia reazione a un cambiamento di squadra a un rinnovo di contratto. Di certo ai miei tempi non si viveva il calcio come lo si vive adesso, dal punto di vista economico. Si pensava di più al piacere di giocare a calcio. Quando ti cercava una squadra, o dovevi rinnovare, stavi a quello che il tuo procuratore ti diceva. Adesso, con queste cifre e con i nomi delle squadre in ballo, è logico che diventi tutto un po' meno gestibile da parte del diretto interessato".

Ora?
"La decisione finale spetta a lui e a quello che testa e cuore gli dicono. Se mi metto nei suoi panni, dopo aver fatto un certo percorso nel Milan, con la possibilità di essere un pilastro di un grande club, imitando Baresi o Maldini, per aver preso una decisione del genere non sia stata tutta farina del suo sacco. Pensiero personale, per carità".

A 18 anni si riescono a prendere decisioni così pesanti?
"Il discorso è anche questo. Si va sempre sull'aspetto economico. Però io sono del parere che quanto proposto dal Milan, con un po' di buon senso ed etica, per un ragazzo di 18 anni, siano cifre astronomiche. Non gli offrivano due pezzi di pane e un piatto di pasta al venerdì sera".