Torino, sette anni di Petrachi: Darmian e Zappacosta i capolavori
Ennesima importante testimonianza di fiducia assoluta del Torino e del suo presidente Urbano Cairo nel lavoro di Gianluca Petrachi, ormai un simbolo per il calcio granata. Da 7 anni le sue intuizioni continuano ad arricchire la rosa del Toro, fresco di impresa all'Olimpico di Roma anche grazie alla firma di una di queste: lo spagnolo Berenguer, strappato sul filo di lana al Napoli, è tra i tanti motivi per cui oggi Petrachi ha rinnovato per la quinta volta (ricordiamo, in sette anni) con il club piemontese. Arrivato nel 2009, già a fine stagione allunga il proprio contratto per due anni. Nuovo prolungamento l'anno successivo, terzo in tre anni l'anno dopo. Il 16 novembre 2015 arriva il rinnovo numero quattro, oggi il quinto.
Acquisti (e rivendite milionarie) di gran rilievo come quelli di Danilo D'Ambrosio, Kamil Glik, Matteo Darmian, Emiliano Moretti, Alessio Cerci, Ciro Immobile, Nikola Maksimovic, Bruno Peres, Marco Benassi, Fabio Quagliarella, Davide Zappacosta, Daniele Baselli, Andrea Belotti, Iago Falque, Adem Ljajic, Salvatore Sirigu, Nicolas N'Koulou e M'Baye Niang, sono i migliori risultati di un lavoro che parte da lontano, arricchito dall'esperienza di un ex calciatore con competenze di scouting importantissime, che raramente sbaglia un investimento e che è diventato da tempo il direttore sportivo più longevo della storia granata. Il motivo, è sotto gli occhi di tutti.