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Vendere Hoedt e non sostituirlo: errore da penna rossa

Vendere Hoedt e non sostituirlo: errore da penna rossaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 22 settembre 2017, 12:002017
di Andrea Losapio

La Lazio, in questo periodo, sta ricevendo complimenti da più parti. Perché Claudio Lotito e Igli Tare hanno costruito una squadra competitiva pur cedendo due giocatori di livello come Biglia e Keita, entrambi in scadenza al 30 giugno 2018, facendo finire nelle casse ben 47 milioni di euro. Un capolavoro, considerando la vittoria in Supercoppa Italiana e la partenza sprint, pur stoppata dalla sconfitta contro il Napoli.

Proprio l'ultima sfida, quella infrasettimanale, ha portato in dote una serie di infortuni. Quello di de Vrij, oltre a Bastos e Wallace, tutti quanti indisponibili per la prossima gara contro l'Hellas Verona. E qui si ritorna al calciomercato, perché oltre ai due sopra citati la Lazio ha fatto cassa con Wesley Hoedt, difensore olandese finito in Premier League, al Southampton, per 17 milioni di euro. Ottima scelta, ma mai sostituito: perché via Hoedt non è arrivato nessuno se non Luiz Felipe, un calciatore che era una riserva alla Salernitana di Bollini della scorsa annata.

Chiaramente un po' poco per puntare ad alti livelli. E allora, ecco l'intuizione: il reintegro del brasiliano Mauricio, una sciagura fino a che ha vestito la maglia biancoceleste, prima della cessione (in prestito) allo Spartak Mosca. Carrera lo ha fatto partire da titolare, salvo poi subodorare il problema, lasciandolo in panchina da dicembre per scongelarlo a maggio.

L'errore, in questo senso, è dare alla Lazio un bilancio solido, talmente solido che per guadagnare due lire bisogna reintegrare Mauricio. È il solito, classico, limite di Lotito.