Viotti: "Dalla Giana mi aspettavo più riconoscenza. Brescia? A ora niente"
Dopo una sola stagione, si separano le strade di Sergio Viotti e della Giana Erminio. In una lunghissima intervista rilasciata ai microfoni di calciobresciano.it, il portiere racconta la sua verità, partendo dal da quel 24 luglio che è stato preludio dell'addio:
"Sinceramente non ho ancora capito cosa sia successo. Dopo un'ottima stagione dal punto di vista personale e collettivo parto sereno per le vacanze. Tutto scorre tranquillo, gli allenamenti riprendono come al solito, fino alla fatidica data del 24 luglio. Un giorno prima dell'amichevole contro il Brescia, la società comunica di avermi messo fuori rosa. Una decisione che mi sorprende, un trattamento che non pensavo di meritare dopo tutti i sacrifici anche fisici fatti per onorare la maglia della Giana. Ho giocato ad esempio diverse partite solo grazie ad alcune punture. Nulla da dire alla società per quanto riguarda strutture o puntualità degli stipendi, sono avanti anni luce rispetto ad altri club professionistici. A livello umano, però, mi aspettavo più riconoscenza”.
E parlando di mercato: "Avevo ricevuto un paio di offerte pluriennali importanti, mentre alla Giana mi restava un solo anno di contratto. Non mi sono comunque mai impuntato, anzi ero disponibile a parlare con la società per andarle incontro, in tutti i sensi. Siamo professionisti e alcune situazioni di mercato esistono da sempre. Bisogna però saperle gestire. La Giana Erminio non ha un vero e proprio direttore sportivo, le figure di riferimento sono il presidente e mister Albè. Mi amareggia inoltre il fatto che dopo la decisione della società nessuna figura dirigenziale o dello staff mi è stata vicina, venivo trattato come un emarginato. Ho deciso di rescindere perchè la situazione era diventata insostenibile, ma al momento non ho trattative concrete in ballo. Essendo svincolato, ora posso trovare squadra oltre il 31 agosto, ma spero di firmare il prima possibile”.
A tal proposito, smentita ogni trattativa con il Brescia: "Sono tifoso del Brescia dalla culla, per me non esistono altri colori. Se non dovessi muovermi in questi giorni, sicuramente sabato sarò allo stadio a vedere la partita. Smentisco ogni tipo di trattativa con le Rondinelle, non c'è stato nessun contatto, anche se ovviamente mi farebbe piacere tornare".