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Zeman vs Sebastiani: il mondo capovolto

Zeman vs Sebastiani: il mondo capovoltoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 18 dicembre 2017, 11:272017
di Simone Lorini

Weekend molto convulso in quel di Pescara: torna la vittoria, la classifica non è certo irrecuperabile ma la situazione sì, ed è paradossale. Zeman alla vigilia della sfida contro l'Ascoli aveva chiarito diversi punti di contrasto con la propria società, : "Ho dato le dimissioni il primo di settembre. Poi sono stato convinto dagli altri di continuare e sto continuando cercando di fare il meglio possibile. Noi dovevamo valutare cosa fare. Erano troppi 42 giocatori prima e anche ora con 34. Io non ci riesco, si lavora in difficoltà. Poi sono rimasto cercando di fare il meglio possibile. Sebastiani? Sto benissimo con il presidente. Calcisticamente la vediamo in modo diverso. Le mie esigenze non corrispondono alle sue".

Silenzio, vittoria e parole. Daniele Sebastiani ha risposto così al suo tecnico ieri: "Voglio un tecnico motivato. Non mi sento di assicurare che sarà ancora lui l’allenatore del Pescara. Aspetto di parlarci. Questo organico è molto competitivo. Se l’ambiente era quello che abbiamo visto oggi allo stadio, è la diretta conseguenza della conferenza stampa di merda che ha fatto ieri (sabato per chi legge)".

Controrisposta del tecnico boemo, che ha chiarito ogni questione toccata nei precedenti due giorni: "Bugie non ne dico, io sono arrivato qui a marzo l’anno scorso per vedere che cosa si poteva fare per questa stagione, i programmi erano un po’ diversi e io dico che non siamo migliorati, per problemi economici e non solo non abbiamo trovato i giocatori che cercavamo e non intendo approfondire".

E veniamo ad oggi: sono attese decisioni, chiarimenti, scelte in una direzione o nell'altra. Sono saltare due panchine ieri, quelle di Grassadoria e Vivarini, quella del boemo potrebbe essere la terza. Sono lontanissimi i tempi della cavalcata vincente fino alla Serie A, col tridente Immobile-Insigne-Caprari in grado di strabiliare e conquistarsi le attenzioni di big del calcio mondiale. Per il bene del Pescara, distante comunque solo otto punti dalla promozione diretta, servirà prendere decisioni importanti, risolutive. In grado di spazzare via dissapori vecchi di mesi, usciti da un vaso di Pandora che ora non più possibile nascondere.