7 anni, 12 trofei, lo sgabello di Oporto. Bonucci torna a flirtare con la Juve
Una storia d'amore lunga e prolifica, fatta di 7 anni, 319 partite, 19 gol e 12 trofei vinti. Nel mezzo, tanto tanto altro: dalle difficoltà iniziali all'arrivo di Conte e la creazione della famosa BBC, linea difensiva considerata fra le migliori al mondo. Con Conte sono arrivati i primi successi, l'arrivo di Allegri ha invece certificato la crescita di una dinastia bianconera vincente per tanti anni ancora. Ma proprio col tecnico livornese sono arrivati anche i primi scricchiolii nella testa del regista difensivo juventino. Era il novembre del 2016, Bonucci era nel bel mezzo della settima stagione bianconera e l'avversario di turno era il Palermo. A fine partita arrivò la vittoria, ma pure un diverbio pubblico fra il difensore e il tecnico Allegri. Diverbio trasformato in esclusione nella successiva trasferta di Champions contro il Porto, con Bonucci costretto su uno sgabello sulle tribune dell'Estadio do Dragao. Immagine iconica, a suo modo, che porterà alla rottura completa al termine della stagione.
E qua si inserisce il Milan, che sotto consiglio di Vincenzo Montella punta forte su di lui. "Arrivo per spostare gli equilibri", aveva detto Bonucci nei giorni del suo arrivo in rossonero. Compito svolto solo in parte, col progetto Milan completamente stravolto a distanza di soli 12 mesi. Nel mezzo, oltre all'esonero dell'Aeroplanino, tante partite con la fascia da capitano al braccio e una bordata di fischi per il gol segnato, allo Stadium, alla Juventus.
E qua si arriva ai giorni d'oggi, con Bonucci intenzionato a chiudere dopo solo una stagione la sua esperienza milanista. Con la Juventus sullo sfondo. Perché, nonostante le incomprensioni degli ultimi mesi torinesi, il sentimento reciproco fra la Juventus e Bonucci non è mai del tutto scomparso. E ora rischia di tornare fuori più prepotente che mai.