7 giugno 1981, rogo del Ballarin. A San Benedetto si consuma una tragedia
Il 7 giugno 1981 a San Benedetto del Tronto si consuma una tragedia. Quel giorno allo stadio era tutto pronto per la festa della Sambendettese per la promozione in B. Alla squadra marchigiana allenata da Sonetti sarebbe bastato un punto (contro il Matera) per salire di categoria. Allo stadio 'Fratelli Ballarin' il pubblico entusiasta aveva portato migliaia di strisce di carta da giornale da utilizzare per la coreografia. Prima dell'inizio della partita però si sviluppò un incendio nella curva sud, quella dei tifosi della Samb (forse a seguito dello scoppio di un bengala) e le fiamme divamparono anche per la massiccia presenza di carta. Gli spettatori provarono a fuggire immediatamente ma in mezzo a quella situazione imprevista e imprevedibile, nella calca, rimasero intrappolate 3500 persone, anche perché non fu trovata rapidamente la chiave del cancello che separava il campo dalla curva e l'acqua per spegnere le fiamme arrivò in ritardo. Due ragazze morirono, Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, 64 persone rimasero ustionate e un centinaio ferite. E' la stata la più grande tragedia accaduta in uno stadio italiano. La partita - che si giocò - finì 0-0 e la Samb conquistò la promozione ma nessuno ovviamente volle festeggiare.
Oggi su RMC sport ricorderemo la tragedia