Alessandria, Di Masi: "La Coppa Italia è la nostra Champions"
“Che emozione sentire la Nord urlare “Luca Luca”. Non succedeva da un anno e mi sono commosso. Nasco in curva, sono uno di loro e festeggiare tutti insieme un trofeo dei grigi non ha prezzo”. Luca Di Masi non nasconde la gioia per il suo primo trionfo da presidente: “La Coppa Italia di C è la nostra Champions. Anche la forma con le grandi orecchie la ricorda. Non volevo separarmene dopo la festa in piazza di mercoledì sera, così l’ho portata a casa dai miei figli. Mercoledì ha dormito con Tommaso e ieri con Alice”.
L’Alessandria dopo 45 anni ha riconquistato la Coppa (vinta già nel 1973 contro l’Avellino), mandando in estasi una città scesa a festeggiare in Piazza Marconi: “Un cognome speciale. Tra andata e ritorno il nostro centravanti Michele Marconi ha fatto 4 gol, trascinandoci alla vittoria. E’ un attaccante di categoria superiore”. Un successo vissuto scaramanticamente nelle poltroncine a bordo campo: “Era sempre andata bene e non ho voluto cambiare posto”. Al momento dei festeggiamenti Di Masi ha vestito, però, i panni dell’…autista: “Ho guidato il pulmino dei dirigenti con la coppa in mano dallo stadio alla piazza. Non vedevo l’ora di correre a festeggiare”. Il 3-1 alla Viterbese ha portato a 25 le gare consecutive senza perdere per l’Alessandria targata Marcolini, uno dei segreti della rinascita dei grigi: “Il suo arrivo così come quello del d.s. Cerri ha dato la svolta. Credevo di aver sbagliato tutto nella costruzione della rosa e invece non eravamo scarsi. Prima c’era qualcuno non sufficientemente in grado di far giocare bene e rendere la squadra”.
Un avvio da incubo con l’Alessandria sprofondata al terzultimo posto dopo 15 turni: “Il momento più difficile della mia presidenza. In quei mesi ero sconsolato mi sono chiesto se ne valeva la pena. Tanti investimenti e risultati che non arrivavano: difficile tenere duro e andare avanti, ma non ho mollato”. E adesso viene il bello, con i grigi che ai playoff proveranno a riconquistare quella B che manca da 43 anni: “Ce la giochiamo con tutti. Stiamo bene e non siamo inferiori a nessuno”.