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Buffon aspetta il Real. I retroscena del divorzio con la Juve. Allegri, ecco cosa vuole per restare. Sarri resta con un Napoli più forte: tutti i nomi nel mirino. Milan, Baselli al posto di Bonaventura

Buffon aspetta il Real. I retroscena del divorzio con la Juve. Allegri, ecco cosa vuole per restare. Sarri resta con un Napoli più forte: tutti i nomi nel mirino. Milan, Baselli al posto di Bonaventura
© foto di Federico De Luca
venerdì 18 maggio 2018, 00:002018
di Enzo Bucchioni

S’era capito che Buffon non aveva nessuna intenzione di smettere, ma alla Juve non si fanno condizionare, i piani li fanno loro e non hanno sentito storie. Alla Juve ragionano con la testa fredda e non con il cuore caldo.

“Anche se sei il capitano, anche se sei un mito, anche se ti dobbiamo tanto, per noi devi chiudere. Punto e stop”, questo, più o meno, gli hanno detto un anno fa. Fosse stato per i dirigenti bianconeri avrebbe già smesso quando è arrivato Szczesny da Roma via Arsenal, poi gli hanno dato un anno in più per riprovare a vincere la Champions, gli hanno permesso di metabolizzare, di accettare piano piano il futuro e di farsene una ragione. Una vicenda gestita meglio, più soft rispetto a quella traumatica di Del Piero, ma con lo stesso denominatore: è la società che decide e basta. Buffon all’inizio c’è rimasto male ed è ovvio, logico, umano. Fosse stato per lui, e l’ha detto più volte, avrebbe giocato fin quando in allenamento non si fosse accorto di non essere più all’altezza. La Juve a quel punto non ci vuole arrivare, è cinismo assoluto, ma la Juve vince anche per questo. Nessun condizionamento o sentimentalismo, nessun allenatore prigioniero dei Grandi. E ogni riferimento a Totti non è casuale. Prendere o lasciare.

Buffon ha lasciato da signore. Un giorno forse alla Juve tornerà da dirigente, ma oggi per continuare a giocare deve prendere guantoni e bagagli e traslocare. E’ chiaro che la Juve non crede più in lui. Nessuno ha avuto il coraggio di dirlo, ma questa è la verità-vera.

Perché Buffon vuole continuare e dove andrà?

Rispondere al primo interrogativo è facile: vuole provare a vincere la Champions, l’unico trofeo che gli manca. Per il secondo bisogna aspettare qualche giorno, forse qualche settimana. Molto dipenderà da che squalifica gli arriverà dall’Uefa per le parole di Madrid, ma anche da quello che farà proprio il Real nella finale di Kiev. E sì perché Buffon aspetta proprio il Real. E’ quello il grande sogno ma, attenzione, un sogno realizzabile. Lo sponsor di Buffon è il suo amico Sergio Ramos. Il portiere è uno dei punti deboli dei Blancos e Keylor Navas è in partenza. Zidane prenderebbe volentieri Buffon, ma l’allenatore del Real potrebbe cambiare se non dovesse vincere la Champions. Senza trofei in stagione è difficile che Florentino Perez confermi il tecnico, questa è la dura legge del Real.

In attesa, comunque, le offerte sono già arrivate, prima fra tutte quella del Psg che ha proposto a Buffon un biennale. Ma si sta interessando anche il Liverpool. E’ chiaro, però, che se l’obiettivo è continuare per provare a vincere la Champions con queste altre squadre il rischio aumenta. Vedremo, la storia è ancora da scrivere.

Da scrivere il finale anche sul rinnovo di Allegri. Il tecnico vuole restare, ma lo farà soltanto se la Juve sarà ringiovanita e rinforzata. Sa benissimo che anche dopo quattro titoli, quattro coppe Italia e tutto il resto, parte della tifoseria non sbava per lui. Se l’anno prossimo le cose non dovessero funzionare il primo obiettivo sarebbe proprio Allegri e allora è giusto che si cauteli.

Se ne andranno in diversi, da Buffon (appunto) a Marchisio, da Lichtsteiner ad Asamoah. Non è escluso che anche Mandzukic chieda di essere ceduto e di recente in una intervista Khedira ha detto di voler andare in Inghilterra a chiudere la carriera. Dopo il mondiale? Considerati i 37 anni di Barzagli e diversi altri over 30, è chiaro che quest’anno Marotta dovrà fare molto. Sono già bianconeri Emre Kan, Darmian, Spinazzola e Caldara. Tornerà Pjaca dal prestito. Non basta. Un paio di mesi fa c’era l’idea di monetizzare con la cessione di Dybala che non ha un grande feeling con l’allenatore. Ora si sta valutando anche la posizione di Higuain. A dicembre compirà 31 anni, se si aspetta troppo poi diventa difficile recuperare parte dei 90 milioni spesi tre stagioni fa. Nella lista della spesa di Allegri ci sono nomi forti. Il primo è quello di Morata, il secondo quello di un altro grande centrocampista come Milinkovic Savic, ma quest’ultima operazione è complicata. Più facile arrivare a Pellegrini della Roma anche se il livello è diverso. Perin si è offerto. Ma, al di là dei nomi, Allegri vuole garanzie sull’intenzione di fare una squadra competitiva anche per la Champions. Resterà solo in quel caso.

Le garanzie Sarri invece le ha avute direttamente da De Laurentiis. In questa vicenda siamo sempre stati ottimisti, nonostante alcune offerte e voci di mercato, abbiamo sempre pensato che poi, alla fine, la cosa si sarebbe risolta. Trattasi di caratteri diversi e forse un po’ complicati. De Laurentiis ha poi bisogno della ribalta, di essere al centro della situazione e forse Sarri gli ha rubato la scena. Ma già a febbraio e noi lo abbiamo scritto su questo giornale online all’inizio di marzo (il pezzo è in archivio), c’era stata la proposta di rinnovo di De Laurentiis con aumento graduale dell’ingaggio da 1,3 milioni a un primo step di 2,5 per poi passare a quattro milioni. Il presidente del Napoli vorrebbe trattenere Sarri per molti anni, dandogli anche la responsabilità di tutto il settore tecnico. Sarri ha chiesto, oltre al rinnovo, anche il miglioramento delle strutture di Castelvolturno e il rafforzamento della squadra per consentire un ovvio ricambio dopo tre anni molto tirati. Oltre al portiere (Rui Patrizio?) Sarri ha chiesto la conferma dei suoi fedelissimi e altri giocatori. Piacciono il terzino Grimaldo del Benfica, Felipe Anderson della Lazio, ma anche Keita Balde ora al Monaco. Tra i papabili anche Verdi e Politano, per non parlare di Chiesa che Sarri vede come il Callejon del futuro. Sui nomi vedremo, ma sul rafforzamento De Laurentiis ha dato ampie garanzie e con la fiducia del presidente, Sarri resterà volentieri a Napoli per riprovarci. Ieri sera Adl l’ha definito “La Grande Bellezza” del calcio. Nell’incontro è stato trattato anche il tema-uscite. E’ chiaro che se giocatori importanti vorranno andar via, se non hanno più motivazioni forti, non saranno trattenuti. Su Koulibaly il discorso è diverso. Se qualcuno dovesse pagare davvero i 120 milioni che chiede il Napoli sarebbe impossibile dire no, ma questi soldi saranno reinvestiti. Promessa di De Laurentiis. Insomma, una situazione che si sta mettendo al bello e le conferme sono arrivate anche dalla cena di ieri sera.

Da registrare, in attesa della fine del campionato, qualche movimento anche del Milan che ha messo gli occhi su Baselli del Torino. E’ vero che Cairo non vuole vendere, ma Baselli è il centrocampista ideale per prendere il posto di Bonaventura in uscita, soprattutto perché appartenente alla scuderia Raiola con il quale Mirabelli non vuole più lavorare. Scontata da tempo, infatti la cessione di Donnarumma che ha già un accordo di sicuro, ancora prima di questo momento negativo. Lo abbiamo scritto da mesi e l’arrivo di Reina ne è stata la prova. Tutto porta al Psg che però sta tentando anche Buffon. Se avessero deciso di prendere entrambi per far crescere Donnarumma al fianco del Grande Vecchio, non sarebbe un’idea sbagliata. Vedremo.