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Dall'Osijek romagnolo all'Istra in ginocchio. I due volti della Croazia

Dall'Osijek romagnolo all'Istra in ginocchio. I due volti della CroaziaTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
venerdì 19 gennaio 2018, 07:452018
di Dimitri Conti

Ad osservare bene la situazioni societarie del calcio croato, si nota un'ambivalenza di fondo. Premessa: il livello economico della Croazia, ma soprattutto dei club croati, non è dei più idilliaci, perciò nessuna squadra può avviarsi ad una stagione dicendosi certa di concluderla in attivo. Ma ci sono situazioni e situazioni e per spiegarle bene può essere utile prendere sott'occhio due esempi agli estremi: da una parte quello dell'Osijek, dall'altra quello dell'Istra 1961. Il primo è un club dell'estremo est della Croazia, al confine con l'Ungheria. Proprio dall'Ungheria, e dal sodalizio con l'Akademia Puskas, nasce la sua forza economica. Tanto che il vulcanico ed ambizioso presidente Mestrovic ha pensato bene di espandersi in Italia, rilevando il Santarcangelo, già sede di innesti mirati con un paio di rinforzi provenienti in prestito dall'Osijek, con la finalità dichiarata di annetterlo al Rimini e ridare lustro a quest'ultima formazione.

Dalla Slavonia alla Romagna, dunque. Sul fronte opposto c'è invece la squadra di Pola, l'Istra 1961, che vive sull'orlo del fallimento. La squadra tecnicamente sarebbe salva ad oggi, peccato che ai giocatori non siano stati più pagati gli stipendi a partire dall'estate e come conseguenza naturale molti giocatori hanno rescisso, o stanno tuttora rescindendo, il proprio contratto con il club. Stanno venendo a mancare le condizioni per riprendere a giocare e non solo economiche, tanto che l'Istra non sta svolgendo, e presumibilmente non svolgerà, il ritiro invernale cui invece si sono sottoposte le altre squadre. Lo stesso allenatore si è detto incerto sulla possibilità di riprendere e la commissione del tribunale arbitrale, chiamata in causa da alcuni ex giocatori che hanno richiesto gli stipendi arretrati alla società, ha stabilito che qualora questi non dovessero essere corrisposti alla ripresa del campionato arriverebbe un punto di penalizzazione. Un'ulteriore mazzata in una situazione già tragica.