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Ds Cittadella: "Mercato importante. Kouamè farà bene"

Ds Cittadella: "Mercato importante. Kouamè farà bene"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 17 settembre 2018, 22:042018
di RMCSport Redazione
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Stefano Marchetti, direttore generale Cittadella, sull'inizio di stagione dei veneti, su Kouamè e Varnier. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Ospite del 'Live Show' di RMC Sport, Stefano Marchetti, direttore sportivo del Cittadella, ha parlato dell'avvio di stagione della squadra granata, prima in classifica in Serie B: "Siamo molto soddisfatti, abbiamo fatto tre partite belle e importanti. I ragazzi sono stati bravi ad adattarsi alle varie situazioni".

Sul lavoro svolto in estate:
"La campagna trasferimenti che abbiamo fatto in estate è stata la più ricca degli ultimi dieci anni al Cittadella. Sono arrivati 14 giocatori nuovi e fin subito dal ritiro si sono trovati in sintonia con il gruppo".

Quando decidi di prendere un giocatore, su quale aspetto ti concentri di più?
"Mi dispiacerebbe sbagliare sull'uomo, questo aspetto per me è importante e cerco sempre di informarmi. Mi piacciono i ragazzi seri, con voglia di allenarsi e che non critichino le scelte di un allenatore. Alla fine vince il gruppo, non i singoli. Poi ci sono una serie di ragionamenti da fare, per esempio quando devo prendere un difensore, cerco un calciatore che sia in grado di giocare con la difesa alta".

Sorpreso dall'impatto di Kouamè con il Genoa in A?
"È un ragazzo d'oro, serissimo e con tanta voglia di lavorare: direi che è perfetto. Quando hai un carattere del genere, riesci a migliorare tanto sopratutto con un tecnico come Ballardini".

Varnier si è infortunato in estate, ma avrebbe potuto sostituire Caldara all'Atalanta?
"Non per essere presuntuoso, ma ne sono quasi certo, lo ritenevo ancora più pronto di Kouamè per la A. Ha avuto questo infortunio brutto, avrebbe dato una grandissima mano a Gasperini. Anche lui è molto umile, umanamente è da dieci".

Sulla Serie B a 19 squadre:
"Un'estate peggio di questa non ci poteva essere, ci sono squadre che per mesi non hanno saputo neanche a che campionato avrebbero partecipato. Bisogna dare delle regole e rispettarle. Le squadre devono fare dei mercati in base alle proprie capacità che devono essere controllate. Non voglio più vedere club che falliscono. Vorrei che si tornasse a parlare di calcio, non di altre situazioni".