All. Dudelange: "Un mese di Higuain vale un anno del mio club"
"Con un mese di Gonzalo Higuain possiamo pagare un anno di gestione e di stipendi di tutto il Dudelange". Sorride, Dino Toppmoller. Una carriera a buon livello da calciatore, giovanissimo al Manchester City, poi Bundesliga e serie inferiori tedesche fino a scontrarsi con il club lussemburghese nel 2010 da calciatore. Il trentasettenne di Warden, Germania, figlio d'arte dell'ex tecnico di Leverkusen e Amburgo Klaus Toppmoller, è dal 2016 alla guida del Dudelange. Che per la prima volta nella storia è alla fase a gironi dell'Europa League e che ha un esordio da brividi ovvero contro il Milan del Pipita. "Abbiamo buone, buonissime sensazioni -dice l'allenatore in esclusiva per Tuttomercatoweb.com-. Per noi è una prima volta storica e sarà bellissimo giocare contro i rossoneri che sono pure una delle mie squadre preferite".
Un segno del destino
"Il mio giocatore preferito è sempre stato Roberto Baggio ed è stato bellissimo vederlo con la maglia del Milan. Nesta, poi, Cafu, Gattuso stesso, Inzaghi, Kakà. Quante partite ho visto... La Serie A era il miglior campionato al Mondo, impossibile non diventarne tifoso e appassionato".
Da quel Milan al Lussemburgo, il salto è bello ampio. Ci racconta la sua favola Dudelange?
"Siamo semi-professionisti, molti non sono calciatori a tempo pieno in rosa. Non possiamo definirci un club professionistico a trecentosessanta gradi: ci sono tante cose da migliorare, c'è decisamente da crescere ma intanto siamo felici, entusiasti, onorati, per essere il primo club della storia del nostro paese a giocare ai gironi di Europa League".
Bella tosta, col Milan.
"Sappiamo che affrontare il Milan è complicato, se non di più. Ci sono due leghe di differenza almeno ma proveremo a mostrare che possiamo non essere solo una Cenerentola nella competizione".
A che livello è il calcio in Lussemburgo
"Ho iniziato a conoscerlo otto anni fa, da calciatore. Anche adesso vivo in Germania, a ottanta chilometri da Dudelange. Sono un pendolare del calcio a neanche un'ora di automobile. Non è il livello del calcio italiano, tedesco, spagnolo. E' innegabile. Non siamo una terra di calciatori, ci sono solo 14 club, sugli spalti al massimo e nelle gare decisive ci sono circa mille tifosi".
Il vostro sogno, però, può aiutare il movimento a crescere.
"Abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo, superando il Cluj e le due gare precedenti. Tutto quel che verrà sarà un bonus, ora vogliamo vincere il campionato ancora una volta, è solo un piacere giocare in Europa League".
Quella dei milioni, a differenza della vostra piccola realtà.
"E' un paragone impossibile. Un mese di Higuain paga tutto il Dudelange per un anno".
Dopo Marc Girardelli, nella storia dello sport lussemburghese ci siete voi.
"Credo sia il punto più alto della storia di un club sportivo del Lussemburgo e penso che questo sia importante anche per far diventare il calcio popolare. Tanti giocatori non sono voluti venire in passato, adesso il trend cambierà".