Roma-Malcom, i retroscena sull’affare saltato
Malcom alla Roma, tutto fatto. E invece no. Per degli errori di comunicazione da parte degli intermediari a cui il club giallorosso aveva affidato la trattativa. Una confusione interna che non ha permesso il buon esito dell’affare. Se da una parte l’Elenko - società che gestisce Malcom - aveva deciso di farsi rappresentare da Federico Pastorello (che ha svolto il suo lavoro nel migliore dei modi), la Roma un po’ a sorpresa aveva mandato in avanscoperta un intermediario romano. E proprio dall’intermediario romano erano arrivate rassicurazioni al club giallorosso: tutto fatto, si chiude, tranquilli. Motivo per cui il direttore sportivo Monchi era sereno e certo di portare a casa l’attaccante.
In realtà la trattativa, per il Bordeaux, non era mai del tutto chiusa. Mancavano dei dettagli importanti. Poi ieri mattina l’inserimento del Barcellona, che ha messo sul piatto circa 45 milioni inclusi i bonus. Il Bordeaux - nonostante i comunicati ufficiali divulgati in maniera frettolosa -non ha esitato un attimo ad accettare e il giocatore era già stato assediato dalle telefonate dei suoi futuri compagni di squadra. Benvenuto al Barça, Malcom. Con buona pace della Roma e del suo intermediario...