Gomez come il buon vino. E l'Atalanta sogna il record europeo
Nella sua storia l'Atalanta mai ha conquistato per tre anni consecutivi una qualificazione alle coppe europee. In un paio di occasioni si è fermata a due, nell'era Mondonico a cavallo degli anni '80 e '90 e questa Atalanta firmata Gasperini. La prestazione di questa sera, unita alle prove travolgenti di Europa League, se pur al netto di avversari inferiori tecnicamente lascia presagire a un'altra stagione da protagonista, da terza qualificazione europea consecutiva, per intenderci.
Una squadra che ha giocato a memoria, travolto un avversario in una serata senza alcuni potenziali titolari, come Ilicic, Zapata (entrato a partita in corso) e Rigoni. Una squadra che anche in questa stagione si presenta senza alcuni pezzi da novanta dell'anno precedente, come Caldara e Cristante. Ma con una certezza: Alejandro "Papu" Gomez.
Mai l'argentino era partito così forte da quando è in Italia: solo una volta, con la maglia del Catania, era andato in rete all'esordio. Stasera ha messo la firma su tutte e quattro le reti dell'Atalanta. Un giocatore che si è caricato in spalla la squadra, come si addice a un capitano, e che ha tirato fuori dal cilindro una serie di magie degne del numero 10 che porta. A Bergamo hanno resistito alle sirene per il suo giocatore più importante e lo hanno responsabilizzato. 4 reti in 5 partite, contando anche l'Europa League: numeri e prestazioni che fanno pensare che questa possa diventare la sua miglior stagione.