La fastidiosa sensazione di impunità
"Ciao Taglia. E' andata proprio bene eh, è stato bravo. Promosso". Tono colloquiale e sorriso accennato, una frase come tante altre, che va bene se scambiata tra due amici al bar. Perché quello è il suo contesto. Una frase che invece ha fatto il giro d'Italia in poche ore e che, secondo l'ANSA, ha acceso la spia anche in FIGC, con la Procura che ha deciso di acquisire il video e analizzarlo.
Già, il video. Perché questa frase (la versione della Juve è che il riferimento di Allegri è al suo comportamento in panchina) è quella pronunciata dal tecnico bianconero al 4° uomo Tagliavento dopo Inter-Juventus, la gara più discussa della stagione. Al termine di un arbitraggio insufficiente e nel pieno di un tourbillon di polemiche che non accenna a placarsi. E per giunta, le ha pronunciate a favore di telecamera: non è un video rubato, è il tecnico bianconero che in mixed-zone si concede questo passaggio come se fosse tutto normale. E invece normale non è. Perché fa specie vedere un arbitro e un allenatore, due ruoli che dovrebbero trovarsi ai poli opposti nel mondo del calcio, scambiare una battuta del genere con tono colloquiale.
La reazione rabbiosa del web e non solo è scontata, quasi inevitabile. Fa parte del gioco. Perché basta uno scambio di pochi secondi per alimentare quel senso di impunità di cui la Juventus sembra godere. Come l'intervento di Pjanic su Rafinha: come si può spiegare il mancato secondo giallo con Orsato a un metro dal vistoso intervento? In nessun modo. Una mancata sanzione che visto anche il precedente metro di giudizio è fuori da ogni logica.
E invece è andata così. La Juventus quasi certamente vincerà anche quest'anno: è la più forte e ha più giocatori forti. E il Napoli non è riuscito a tramutare le immagini tv di sabato sera in energia positivea, al Franchi è apparso svuotato. Però questi episodi lasciano un retrogusto amaro, offuscano la credibilità del nostro sistema. Perché ci sono errori ed errori e ci sono colloqui e colloqui e quando arrivano nel momento decisivo della stagione questi aprono le porte a qualsiasi cosa. A dietrologie e sospetti, ma soprattutto a profonde e attente riflessioni.