La solita solfa
Il refrain dell'Italia di Roberto Mancini è sempre quello. Pur giocando straordinariamente bene, gli azzurri non riescono a trovare il bandolo della matassa, con il gol dell'1-0 che, nel primo tempo, manca oramai dalla sfida contro l'Arabia Saudita, a fine maggio. Decisamente meglio nella seconda frazione, ma, per la terza volta consecutiva, l'Italia domina e non segna l'1-0 che non solo sarebbe giusto, ma quasi naturale conseguenza delle tante occasioni create fino al duplice fischio.
Immobile, poi, in Nazionale sembra il lontano parente del cecchino che gioca nella Lazio. Nelle due occasioni del primo tempo, anche abbastanza grosse, prima ha sparacchiato alle stelle a due passi da Rui Patricio in uscita a valanga. Poi, dopo un'imbeccata perfetta, ha colpito il portiere portoghese in uscita. Chiesa invece è sembrato avulso dal gioco. Molto bene i due centrali difensivi, Donnarumma non ha mai toccato il pallone con le mani, Insigne, invece, è sembrato davvero molto in palla. Intanto è la solita solfa, più che altro legata allo sbuffare dei mancati gol nei primi tempi.