Juventus, Allegri: "Un passo verso lo Scudetto. Ora conta solo la testa"
Dopo il successo conquistato a San Siro contro l'Inter, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri
ha parlato ai microfoni di Premium Sport:
Partita emozionante?
"Una bella serata di calcio tra due squadre che si sono affrontati a viso aperte, noi avevamo bisogno di vincere, loro avevano bisogno di vincere. Nel primo tempo stavamo giocando aggressivi poi ci siamo addormentati nello spogliatoio e abbiamo presi due gol, ma la partita era lunga, loro hanno fatto una gara straordinaria ma sono crollati dal punto di vista fisico e ne abbiamo approfittato. E' una bella vittoria e un passettino verso lo Scudetto perché abbiamo un calendario molto difficile".
Ha pensato per un momento di non farcela?
"Per noi non era una gara semplice, nelle ultime 4 gare quando ti giochi un campionato c'è sempre più pressione e anche chi ha più forza e serenità può perdere certezze. Per fortuna le abbiamo ritrovate ed è arrivata questa vittoria che è molto importante".
Sulla sua espulsione?
"Stavano ancora festeggiamento ma mancavano due minuti e dobbiamo stare attenti perché abbiamo già pagato a Madrid e domenica col Napoli, sono distrazioni che si pagano a caro prezzo".
Su Cuadrado terzino?
"E' semplice, dovevo scegliere su uno più difensivo e uno più offensivo, era una gara da dentro e fuori e dovevo giocare con Cuadrado, avevo bisogno di più tecnica e più corsa, e il ragazzo ha fatto bene. La squadra a livello fisico sta bene, ora non conta più nulla, conta la testa, perché i punti contano di più, il pallone pesa di più e non sei fresco come all'inizio".
Benatia fuori?
"E' stata una scelta dovuta al fatto che Benatia aveva giocato molto e Rugani si addiceva di più alle caratteristiche di Icardi. Ha fatto bene".
Quanto inciderà la ritrovata connessione mentale nella lotta scudetto?
"Molto, vincere a San Siro è sempre molto complicato e loro in dieci hanno fatto una gara straordinaria. Ora bisogna vincerle tutte".
Ha pensato che Orsato faticasse?
"Per me ha arbitrato molto bene... In Italia il metro di giudizio è quello di fare andare avanti il gioco, poi tutti possono sbagliare. Lui è uno dei migliori, ha arbitrato all'altezza".
Dybala è la differenza dei campioni?
"I giocatori sono quelli che determinano le partite in certi momenti. In certe situazioni ci vuole il dribbling, il passaggio giusto... Se no non ci sarebbero giocatori da uno o 100 milioni, le società risparmierebbero se fossero tutti uguali".
Cosa consiglierebbe a Sampaoli?
"Credo che Higuain e Dybala andranno al Mondiale, di Icardi parlerà Spalletti".
Il Livorno è tornato in Serie B?
"Sono contento per la città, i tifosi, per Spinelli che va ringraziato".