Milan, Gattuso: "Allenare mi fa sentire vivo. Cutrone? La reazione ci sta"
Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, dopo il pareggio col Bologna è intervenuto al microfono di Rai Sport: "Abbiamo palleggiato in maniera sterile. Dovevamo cercare qualche combinazione centrale in più. L'Inter ha vinto col Bologna con delle giocate, la Roma ha perso. Dovevamo farlo anche noi. Potevamo sfruttare meglio le palle gol create, ma a livello qualitativo abbiamo fatto una partita mediocre".
E' il caso di rivedere l'attacco? "Per tanto tempo abbiamo giocato 4-3-3, tante volte si riempiva meglio l'area, anche perché c'era Bonaventura. In questo momento è così. Tante volte, quando giochi coi due attaccanti, se non si attacca la profondità a squadre come il Bologna fai solo il solletico. Bisogna muoversi bene, non pensare di venire sempre incontro. Cutrone? Ci sta che chi viene sostituito possa prenderla male, l'importante è guardarsi negli occhi e far sì che finisca là. Ho messo Castillejo perché serviva un calciatore che veniva più fuori e giocasse il pallone".
Emergenza centrocampo? "Mancheranno due interpreti importanti come Kessié e Bakayoko. Qualche alternativa ce l'abbiamo, poi ci inventiamo qualcosa. Oggi ci teniamo questo punto, sapendo di poter far meglio dal punto di vista della prestazione. Giocare contro una squadra rinunciataria è difficile, serviva qualche giocata".
Hai salutato Inzaghi con una bella pacca. "Più saluto forte e più stimo una persona. Quando non arriva la cinquina forte..." (ride, ndr).
Vi siete detti 'Ma chi ce l'ha fatto fare?'? "A me piace il mio lavoro. Ti fa invecchiare un po' di più, ma ti fa sentire vivo. Mi dà tanto".