Napoli, nove cambi e non sentirli: Parma spazzato via

Tutto troppo facile per il Napoli. La squadra di Carlo Ancelotti supera il Parma per 3-0, schiacciandolo praticamente per l'intero match, lanciando il guanto di sfida alla Juventus. Il Napoli si proietta allo scontro diretto indietro di tre punti, tutto sommato preventivabili ai nastri di partenza con un rapido sguardo al calendario molto complicato riservato agli azzurri, ma anche con l'entusiasmo delle ultime tre vittorie di fila in campionato e del nuovo progetto tecnico, la solidità ritrovata con un gol subito su rigore nelle ultime quattro gare tra campionato e Champions e la consapevolezza di aver trovato la strada giusta con un 4-4-2 che esalta le qualità e l'interpretazione del singolo.
Da non trascurare pure la freschezza fisica del Napoli, mostrata già al cospetto di un Parma che non cambia troppo per non far scendere il proprio il livello ma che non riesce a tenere il ritmo degli azzurri: Ancelotti rivoluziona totalmente la squadra operando nove cambi rispetto a Torino (confermando solo Koulibaly ed Insigne) con in difesa l'esordio di Malcuit a destra - autore di un'ottima prova - una nuova chance per Maksimovic al fianco di Koulibaly ed il ritorno di Mario Rui dopo il turno di riposo. A centrocampo si riprendono una maglia Allan e Diawara, con Zielinski a sinistra ed a destra, in un ruolo inedito e quasi con le stesse caratteristiche del polacco, Fabian che strappa applausi stringendo verso il campo e lanciando spesso Malcuit sul fondo.
In attacco inamovibile Lorenzo Insigne, richiamato in panchina al 68', che sblocca il risultato col terzo gol da opportunista in quattro giorni. Il talento di Frattamaggiore colpisce anche un palo, ma è in un momento magico ed è protagonista anche del raddoppio, lanciando Milik in porta ad occhi chiusi. Il polacco classe '94 non è da meno con una doppietta e l'assist per lo stesso Insigne nell'occasione del primo gol. "Molti meritano di giocare e mi mettono in difficoltà", le parole di Ancelotti nel post-partita, confermando la qualità della rosa, al punto che con Malcuit è arrivato a 21 giocatori impiegati (praticamente tutti quelli a disposizione) e tutto sommato integrati per poter ruotare liberamente senza scompensi tattici.