Padova, Bisoli: "Obiettivo salvezza ma io non mi accontento mai"
Pierpaolo Bisoli, guida e leader del Padova neo promosso in Serie B, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport le sue idee e le sue aspettativa per la stagione in cadetteria: "Il Padova ha un presidente e un direttore che compiono solo passi ponderati. E c’è grande entusiasmo: l’estate scorsa vicepresidente e ds hanno fatto un blitz alle Cinque Terre, dov’ero in vacanza in moto con mia moglie, per convincermi del progetto. Obiettivi? Di mantenere la categoria, consolidando il lavoro della scorsa stagione. Anche se io non mi accontento mai. Novità tattiche? Minesso è arrivato come trequartista. È tecnicamente dotato, salta l’uomo, ma mi sono chiesto: farà le stesse cose con i difensori di B? Lo sto provando mezzala, cercando di agevolarlo a favore della squadra.
I giovani? Cisco, un ’98, già preso dal Sassuolo che ci è stato lasciato in prestito. Ma anche Marcandella e Piovanello, un 2000. Allenare mio figlio Dimitri (oggi al Brescia, ndr)? Lui ha quest’idea in testa, ne sarebbe felicissimo. Ma io ho paura di metterlo in difficoltà. Non come giocatore – perché di mezzali come lui, in B, ce ne sono poche – ma come figlio. È naturale che in alcune occasioni gli allenatori vengano massacrati dentro uno spogliatoio, e non vorrei che si sentisse toccato"