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Pjanic come Iuliano e Orsato come Ceccarini. Douglas Costa, il miglior acquisto della scorsa estate. I campioni fanno la differenza

Pjanic come Iuliano e Orsato come Ceccarini. Douglas Costa, il miglior acquisto della scorsa estate. I campioni fanno la differenza
© foto di Lorenzo Di Benedetto
domenica 29 aprile 2018, 14:372018
di Andrea Losapio
Nato a Bergamo il 23-06-1984, giornalista per TuttoMercatoWeb dal 2008 e caporedattore dal 2009, ha diretto TuttoMondiali e TuttoEuropei. Ha collaborato con Odeon TV, SportItalia e Radio Sportiva. Dal 2012 lavora per il Corriere della Sera

Inter-Juventus è durato circa un quarto d'ora. Un inizio imballato, un errore di Barzagli che poteva dare modo a Icardi di azzannare la preda come uno squalo, stavolta troppo tenero e non cattivo, nonostante gli ottimi trascorsi contro i bianconeri. Poi è arrivato il gol di Douglas Costa, con un Handanovic immobile e probabilmente colpevole, poi il rosso a Matias Vecino per un intervento che, con il Var, è da sconsiderati, per usare un eufemismo. La Juventus rimane a più uno dal Napoli, virtualmente e se dovesse vincere a Firenze, in realtà sono quattro lunghezze.

Poi c'è una seconda questione, molto più grave. Detto che Orsato non ha avuto problemi a dispensare cartellini sin dal primo intervento - di Cuadrado - bisogna segnalare un evidente uso monco del Var, da cambiare al più presto. Pjanic appena prima della mezz'ora ha sgambettato Rafinha, in ritardo. Giallo ineccepibile, per l'arbitro non è nemmeno fallo. A parte la topica - perché era chiaro che fosse da fischiare - non c'è stata la possibilità di utilizzare la tecnologia come per Vecino (dove il rosso era più che giusto). Due pesi e due misure che non dipendono dall'arbitro, bensì dall'uso che se ne può fare. Si sarebbero evitate polemiche - che ci saranno - e lo spettacolo ne avrebbe giovato. E nel secondo tempo c'è anche un errore più grave, enormemente: ancora lo stesso Pjanic compie un intervento in ritardo, con la gamba sul costato dell'avversario. Sarebbe impossibile non dare giallo, Orsato è a due metri, non può non aver visto. Da attendersi una lunghissima squalifica perché, nei giorni dei vent'anni di Ceccarini, è possibile che questo intervento venga rivisto come quello di Iuliano su Ronaldo.

Di chi è il merito di questo Scudetto, eventuale, però? Nessun giocatore acquistato in stagione ha avuto l'impatto, devastante, di Douglas Costa, furetto impazzito - ma dai piedi brasiliani - che scardina le difese con la propria velocità, salvo poi demandare alla tecnica quando serve. 45 milioni di euro, più un discreto numero all'anno: sono soldi che non tutte le squadre possono permettersi, soprattutto in un'annata dove non hai venduto Pogba o simili, rinforzandoti ulteriormente per la Champions League. Però è il segno dei tempi, per vincere occorrono i campioni, costruendoli in casa - come può e sta facendo il Napoli - rischi sempre di rimanere un attimo indietro. Perché se è vero che Koulibaly oramai è a livelli straordinari (giocasse in Premier costerebbe come van Dijk, forse di più) ma ci sono voluti anni per arrivarci, soprattutto in termini di continuità. Alla fine è stato HIguain a cambiare tutto quanto, a trasformarsi da Re Mida e far diventare oro il colpo di testa al novantesimo. I campioni fanno la differenza.

Per concludere, a cambiare tutto, è stato il cambio Icardi-Santon. Con zero palloni toccati, il difensore nerazzurro ha cambiato tutto, facendosi sfilare da Cuadrado sul 2-2 e da Higuain, che cerca di trattenere, sul 3-2. Quasi da masochismo.