Poche emozioni, pari inevitabile: Atalanta-Torino finisce a reti bianche
Due squadre che si equivalevano sulla carta non potevano che chiudere sul pari: Atalanta e Torino non si fanno male e nemmeno divertono il pubblico di Bergamo, rimediando il terzo pareggio in questo campionato.
MOSSE A SORPRESA: Walter Mazzarri sorprende a inizio gara lanciando dal primo minuto il francese Djidji e soprattutto proponendo Parigini in appoggio a Belotti, lasciando in panchina Soriano (che era inizialmente previsto titolare) e Zaza. Si rivede De Silvestri, così come Hateboer per l'Atalanta. L'olandese non è l'unica novità di Gasperini che, convinto dalle prove di Zapata e Rigoni contro il Milan li promuove titolari, con l'intoccabile Gomez a completare il tridente. Berisha vince il ballottaggio con Gollini.
LAMPI ILLUSORI, POI IL BLACKOUT: Atalanta da vorrei ma non posso. I nerazzurri nei primi nove minuti si costruiscono due occasioni da rete con Gomez e Rigoni, finite di poco a lato. Poi la partita si sposta sui binari dell'equilibrio, al punto da portare i due portieri ad essere inoperosi per i primi 45': nonostante il leggero predominio orobico le statistiche dicono zero tiri nello specchio della porta da ambo le parti. Rigoni è ben controllato dall'ottimo Djidji, Zapata non sfonda, Gomez ha pochi guizzi e il centrocampo non dà una mano davanti. Stesso dicasi per la squadra di Mazzarri che propone fin troppa sostanza in mezzo e un Parigini sì generoso ma poco incisivo, col risultato di un Belotti lasciato troppo solo davanti, considerato come dalle fasce non arrivino rifornimenti.
I CAMBI NON SPOSTANO L'INERZIA: inizio ripresa fotocopia del primo tempo con l'Atalanta che parte con una marcia in più ma ancora una volta inutilmente. Il cambio Ilicic per Rigoni è un tentativo per cambiare l'inerzia della gara ma lo sloveno non entra mai in partita. Il Toro dà l'impressione che lo 0-0 sia un risultato più che gradito: Mazzarri non cambia strategia se non costretto per cause di forza maggiore come nel caso dello stop di De Silvestri, che accusa problemi fisici e viene sostituito da Berenguer. Ci sarebbe in verità la palla da tre punti per Gomez nei minuti di recupero, ma Sirigu ci mette la mano decisiva e si guadagna la serata.
SI PUO' DARE DI PIU': Atalanta e Torino si ritrovano con 6 punti in altrettante partite e una sola vittoria all'attivo. Se per il Toro l'attenuante è un calendario che ha riservato ai granata salite come Roma, Inter e Napoli (oltre alla stessa trasferta di Bergamo) fa riflettere la situazione degli orobici che dopo il successo illusorio all'esordio contro il Frosinone non sono più stati in grado di vincere. E domenica si va al Franchi sul campo di una Fiorentina avvelenata dopo le polemiche post-Inter.