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Rashford, addio United per crescere. Le parole profetiche di De Boer

Rashford, addio United per crescere. Le parole profetiche di De BoerTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 22 novembre 2018, 13:152018
di Gaetano Mocciaro

Mesi fa Frank de Boer in un'intervista sul calcio inglese dichiarò: "È un peccato che l’allenatore di Rashford sia Mourinho. Normalmente sarebbe un giocatore inglese a cui vorresti dare tempo e possibilità di commettere errori, ma Mourinho non è così. Lui vuole ottenere risultati, se giochi una o due partite non buone ti mette fuori. Rashford è un giocatore vero, è molto giovane, ha bisogno di giocare, è molto talentuoso, vorresti vedere un giocatore del genere ogni settimana".

Non tardò la risposta di Mourinho: "De Boer potrebbe insegnare giusto a perdere". Ma a distanza di otto mesi i fatti sembrano dare ragione al tecnico olandese. Perché il predestinato del calcio inglese può trovare gloria altrove. Quarta stagione da professionista ma l'esplosione che ci si aspettava non è arrivata. E nemmeno il posto da titolare e un ruolo ben preciso. Gli arrivi di Zlatan Ibrahimovic prima e Romelu Lukaku poi lo hanno spostato sulla fascia. Mourinho lo apprezza, ma più come "jolly", condizione che il giocatore non sembra più disposto ad accettare, anche per il suo futuro nella nazionale inglese. Il suo agente ha minacciato i Red Devils di portarlo al Real Madrid se la situazione non cambierà. I blancos, del resto, stanno ponendo le basi di un ringiovanimento della rosa e il flop di inizio stagione ha suggerito l'accelerare del percorso. Prezzo stimato 56 milioni, che per un classe 1997 di questi tempi sarebbero un vero e proprio affare.