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Ronaldinho, futbol bailado, feste e sorrisi. Per alcuni l'essenza del calcio

Ronaldinho, futbol bailado, feste e sorrisi. Per alcuni l'essenza del calcioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 marzo 2018, 05:002018
di Simone Bernabei

Al Barcellona, per molti, ha incarnato la perfezione del calcio. Movenze da ballerino, colpi di classe mai visti, elastici, rovesciate e giocate che solo i benedetti dalla luce del dio pallone possono permettersi. Ronaldinho, nel suo quinquennio al Camp Nou, ha incantato il mondo e probabilmente dato il via a quella filosofia del tiki taka che tanti successi sta raccogliendo in epoca moderna. Nato calcisticamente nel Gremio, fu il PSG il club che riuscì a portarlo in Europa. Dopo due anni, però, gli scout del Barça notarono qualcosa di diverso in questo brasiliano con la faccia da cartone animato. In Catalunya Ronaldinho rimase 5 anni, tempo più che sufficiente per vincere tutto il possibile, a livello individuale e di squadra. Poi il triennio al Milan per volere espresso del presidente Berlusconi, folgorato dalla classe del brasiliano dai precedenti incontri fra le due squadre. Con la chiusura dell'esperienza rossonera probabilmente possiamo segnare la fine della carriera da calciatore di primo livello.

Dopo il Milan sono arrivati il Flamengo, l'Atletico Mineiro, il Queretaro e la Fluminense. Dopo quest'ultima esperienza, tante serate da dj, alcune partite di esibizione qua e là nel mondo e i soliti sorrisi contagiosi. Quindi, il 16 gennaio 2018, l'addio ufficiale al calcio giocato. In carriera, Ronaldinho ha vinto tantissimo: un campionato Gaucho, una Copa Sul, due campionati spagnoli, due Supercoppa di Spagna, un Campionato carioca, un Campionato Mineiro, una Champions League, una Libertadores, una Recopa Sudamericana, una Copa America, un Mondiale e una Confederations Cup. Senza dimenticare, ovviamente, il Pallone d'Oro del 2005. Oggi Ronaldinho compie 38 anni.
Sono nati oggi anche Lothar Matthaus, Ronald Koeman, Jordi Alba e Antoine Griezmann.