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Torino, Niang: "Non sono indolente. Ma ho dei tempi morti nei 90 minuti"

Torino, Niang: "Non sono indolente. Ma ho dei tempi morti nei 90 minuti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 19 gennaio 2018, 11:212018
di Raimondo De Magistris

Intervista concessa alla Gazzetta dello Sport da Mbaye Niang, attaccante del Torino che è tornato sull'esonero di Mihajlovic, allenatore che l'aveva scelto per rinforzare l'attacco granata: "Si era speso molto per me: era il minimo ringraziarlo. Lui e la squadra: quando ho visto N'Koulou scattare dall'altra parte del campo per venirmi ad abbracciare dopo il gol, ho risentito nelle orecchie la frase che tutti mi avevano detto un sacco di volte: 'Sei forte, vedrai che tornerai tu'. Ora ho un debito anche con loro: trovare la continuità che ancora mi manca".
Successivamente, Niang s'è soffermato su Mazzarri: "Non lo dice solo lui chd devo tenere la spina attaccata per 90 minuti. L’altro giorno mi ferma un tifoso e mi fa: 'Niang, perché non corri? Devi correre per tutta la partita'.

Ha ragione, hanno ragione tutti. Ma io non lo faccio apposta, non è indolenza, sono fatto così: ho dei tempi morti quasi senza accorgermene, o magari corro tanto nei momenti sbagliati. È il mio limite e il salto di qualità che posso fare. Perché sono fatto così, ma una spina se è difettosa si può cambiare".