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ESCLUSIVA TMW - Fernando Forestieri, vincitore del CCD: "Grazie a chi mi ha votato... io avrei scelto Giovinco!"

ESCLUSIVA TMW - Fernando Forestieri, vincitore del CCD: "Grazie a chi mi ha votato... io avrei scelto Giovinco!"
mercoledì 10 ottobre 2007, 23:362007
di Germano D'Ambrosio

Faccia da furbetto, simpatia e pochi peli sulla lingua. Che Fernando Forestieri sia nato e cresciuto in Argentina si capisce lontano un miglio, se non altro per l'italiano ancora da rivedere (ma, come ci riferisce a microfoni spenti, quando due anni fa è sbarcato in Italia non sapeva neanche una parola...). Eppure da italiano ha vinto l'edizione 2007 del concorso "Cercasi Calciatore Disperatamente", la cui premiazione è avvenuta oggi allo Stadio "Manni" di Colle Val d'Elsa (campo di allenamento del Siena), alla presenza - tra gli altri - del direttore sportivo dei toscani Manuel Gerolin. Ecco il resoconto dell'intervista - costruita anche grazie al contributo dei lettori - effettuata a margine della premiazione.

Fernando, iniziamo con una domanda curiosa: se ti fossi trovato a partecipare tu stesso al nostro concorso... chi avresti votato?
"Io voglio innanzitutto ringraziare chi mi ha votato, preferendomi a giocatori bravissimi e anche più grandi di me. Comunque avrei votato Sebastian Giovinco: è fortissimo!"

Domanda scontata, ma impossibile da evitare: ti saresti mai aspettato di riuscire a 17 anni a giocare in serie A?
"No, mai. Per questo quando altri giocatori più grandi, come Portanova e Loria, mi danno dei consigli, li seguo con attenzione... voglio essere in grado di giocare più possibile"

Sono loro due, quindi, i giocatori dai quali stai imparando di più qui a Siena?
"Sì, perché loro hanno tantissima esperienza e noi giovani li seguiamo molto".

Immagino che diverse società ti abbiano richiesto quest'estate: come mai hai scelto proprio Siena?
"Ne ho parlato con il mio procuratore, poi con Gerolin, e mi sono reso conto che Siena è una città tranquilla, un ambiente ideale per poter crescere. Direi che è stata una buona scelta: qui mi trovo benissimo, Siena è una città stupenda".

Sei stato paragonato a nomi molto altisonanti che - posso immaginare - qualche volta ti hanno messo anche in difficoltà: si è parlato di Messi, qualcuno ha accennato addirittura a Maradona... Senza scomodare mostri sacri, c'è un giocatore a cui ti ispiri?
"Prima di arrivare a quei nomi che hai citato dovrei allenarmi veramente troppo... Diciamo che un giocatore che mi piace tantissimo è Ronaldo, è lui il mio modello".

Quest'estate hai partecipato alle qualificazioni all'Europeo con l'Under 19. Se dovessi consigliare al Siena un tuo compagno di quella squadra, che nome faresti?
"A me piace tantissimo Lorenzo De Silvestri della Lazio. Lo porterei con me...".

Un giudizio su questo campionato e sul ruolo che potrà recitare il Siena in questa stagione...
"Il nostro obiettivo è piazzarci a metà classifica. Dobbiamo allenarci molto ed essere concentrati ogni partita. Chi vincerà lo scudetto? Preferisco non sbilanciarmi..."

A Genova ti avevano addirittura intitolato un fan club, il ché - abbiamo verificato - è un record per un ragazzo della tua età. Fino a questo momento il calore della gente di Siena è stato pari a quello, smisurato, della gente di Genova?
"Devo ammettere che a Genova i tifosi erano davvero molto calienti, ma anche qui sono splendidi...".

Abbiamo letto che insieme ad altri giocatori del Siena ti sei iscritto all'Università degli Stranieri, al Corso di Lingua e Cultura italiana. Mi sembra un messaggio importante anche per tutti i ragazzi che vedono in voi dei modelli di comportamento...
"Come vedi, non parlo ancora bene (ride, ndr). Devo ancora imparare a parlare correttamente l'italiano, e mi piacerebbe apprendere anche l'inglese. Comunque lo studio è importantissimo, anche per noi calciatori".

Calcio, scuola... e poi? Come trascorri la giornata in genere?
"Come un ragazzo normale. Quando torno a casa dagli allenamenti gioco alla Playstation con mio padre, e magari con mia madre bevo una tazza di mate (un infuso tipico dei paesi sudamericani, ndr)".

La sera della presentazione ufficiale della squadra, alla fine della serata, sei sceso dal palco e sei andato a regalare la tua maglia ad una ragazza che era su una sedia a rotelle. Cosa ti ha spinto a fare quel gesto di grande cuore? Ti premetto che l'autrice della domanda è proprio quella stessa ragazza, che ogni domenica si reca allo stadio con quella maglia...
"Vengo da un Paese dove c'è molta povertà, e mi è sempre piaciuto aiutare le persone in difficoltà. Lei era lì, e mi è venuto spontaneo fare quel gesto...".


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