L'apoteosi rossonera di Gabigol: cosa farà ora l'Inter?

Che questa sarebbe stata, nel bene o nel male, la serata di Gabriel Barbosa, lo si era capito al momento dell'ingresso in campo di River Plate e Flamengo: l'attaccante di proprietà dell'Inter, contravvenendo a ogni regola scritta e non sulla scaramanzia, aveva toccato la Copa Libertadores, trofeo che il suo club non vinceva da 38 anni. Un pensiero stupendo, un modo di caricarsi, un atto incosciente: non si sa cosa sia passato per la testa del ragazzo classe 1996, che in Italia non ha avuto molta fortuna e che era tornato in Brasile, nel 2018, per ritrovare sé stesso e quella fama di astro nascente del calcio verdeoro che si era costruito ai tempi del Santos.
Cosa farà l'Inter? L'aria di casa ha subito fatto bene a Gabigol: non è Pelè, né il nuovo Ronaldo il Fenomeno, ma è un calciatore dalle indubbie qualità e dal grande senso del gol. Con il suo Santos segna diciotto volte in trentacinque presenze e torna a sorridere, poi passa al Flamengo. L'Inter osserva da spettatore interessato lo strepitoso rendimento del suo oggetto misterioso, che in maglia rossonera - ironia della sorte - fa faville: la media è di quasi un gol a partita (sono 40 totali in questo strepitoso 2019), le sue reti trascinano la squadra di Jorge Jesus fino all'ultimo atto della massima competizione sudamericana. L'avversario è il River Plate, detentore del titolo dopo lo storico e indimenticabile trionfo di un anno fa contro i rivali di sempre del Boca. Stavolta, però, il destino si riprende tutto: i Millonarios cullano a lungo il bis ma il capocannoniere del Brasileirao, assente non giustificato per 88', ribalta il punteggio con una doppietta (e si fa espellere nel concitato finale), conquistando quella Copa che aveva sfiorato 90' prima. Un dramma sportivo degno del Bayern Monaco da una parte, l'apoteosi dall'altra. Ora Gabigol vale ben più di 22 milioni; siamo proprio sicuri, però, che Antonio Conte non voglia provare a renderlo parte del proprio progetto, considerata la necessità di avere un altro attaccante in rosa?
GABIGOL TOCÓ LA COPA Y ROMPIÓ EL MALEFICIO: LA GANÓ ÉL SOLITO
U+1F3C6U+1F4AA
En el ingreso al campo de juego el delantero del #Flamengo desafío los límites y le dio una palmadita. Dicen que trae mala suerte... Pero luego metió los dos goles del 2-1 del campeón. ➡️ https://t.co/Fy5oJRVPxj pic.twitter.com/I0TGgCJfvI— Diario Olé (@DiarioOle) November 23, 2019
O ARTILHEIRO DA LIBERTADORES SE TORNA UM DOS MAIORES ÍDOLOS DA HISTÓRIA DO FLAMENGO!
SENHORAS E SENHORES, GABRIEL BARBOSA, O GABIGOL. #VencemosJuntos
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