A tutto Raiola. Da Pogba a Haaland, da Ibra a Bernardeschi: tutte le parole del procuratore

Mino Raiola torna a parlare. Il procuratore, che gestisce gli interessi di alcuni dei più forti giocatori del mondo, ha parlato così a Sky Sport del futuro di alcuni di loro. A cominciare da Zlatan Ibrahimovic: “Credo che domani in ritiro non ci sarà, per il momento - ha esordito -. Stiamo parlando ma non c’è ancora un accordo. Non è una questione di soldi ma di convinzione e di stile. Un matrimonio si fa in due e se Ibrahimovic non avesse la volontà di restare in rossonero, non ci sarebbe una trattativa. Sono ottimista, non lavoro per creare problemi ma per trovare soluzioni”.
Tra i nuovi assistiti di Raiola c’è anche Federico Bernardeschi: “Bernardeschi è consapevole di quello che è stato e di quello che vuole fare - ha assicurato -. Ho conosciuto un ragazzo che non si è seduto, che ha capito che la sua carriera inizia ora. Lui nella Juventus ci può stare, se ci saranno soluzione migliori per le Juventus o per lui, valuteremo tutto. Io sono qui per valutare le cose, non ho mai chiuso le porte a nessuno. Credo che la Juventus vuole puntare ancora si di lui, adesso tocca a Bernardeschi raccogliere la sfida con un nuovo allenatore e con un nuovo sistema di gioco”.
Due parole anche su Paul Pogba, che la Juventus rivorrebbe ma che sembra delibato al rinnovo con il Manchester United: “Pogba è ancora al centro di un progetto tecnico importante, anche negli anni passati il Manchester United non ha voluto aprire a nessuna trattativa. Rinnovo? Calma, stiamo parlando da un po' di tempo ma senza stress”.
Infine chiosa su Erling Haaland e su Mario Balotelli: “Chi non ha il rimpianto per non aver preso Haaland oggi? Possiamo fare lo stesso discorso paragonato a Maradona, Platini o lo stesso Messi. Il calcio fa anche sognare, ma non quest'anno. Lui sta bene al Dortmund, non è il momento di spostarsi. Sappiamo bene che tipo di carriera potrà fare. Balotelli? Abbiamo scelto la strada del silenzio. Il mondo intero ha un'opinione di Mario, bisogna cambiarla coi fatti. Il Covid non ci ha aiutato. stiamo parlando con diverse squadre per ripartire. Non è un giocatore finito, in Italia ha ancora mercato stiamo parlando con due-tre squadre ma ci sono soluzioni anche all'estero”, ha concluso.