Barcellona-Juventus 0-3, le pagelle: CR7 sorride, Messi no. McKennie super, Pirlo promosso

Barcellona-Juventus 0-3
(13’ e 52’ Ronaldo, 20, McKennie)
JUVENTUS
Buffon 7 - 17 stagioni con almeno una presenza in Champions League. Qualche parata facile, una da fenomeno contro un fenomeno.
Danilo 6,5 - Un solo passaggio a vuoto, quando fa sudare freddo tutta la squadra per un pallone regalato al Barça. Per il resto, la conferma che dalle sue parti la Signora ha soltanto certezze.
Bonucci 7 - Nel finale ci sarebbe anche la gloria del gol. Leader carismatico e senza sbavature di una difesa che non sbaglia nulla.
De Ligt 7 - All’andata ci siamo soffermati tanto sull’assenza di Cristiano Ronaldo. Forse, la sua era ancora più pesante. Un muro. Vacilla solo quando stende Griezmann in area: per sua fortuna il francese era in fuorigioco.
Alex Sandro 7 - È tornato? Al miracolo si gridi con calma, ma il brasiliano svernicia il talento Dest, che sarà pure giovane ma non è l’ultimo arrivato. Ha nelle sue corde entrambe le fasi, se avesse ritrovato la condizione e la convinzione sarebbe il miglior acquisto possibile.
Cuadrado 7 - L’arma impropria di Pirlo sulla corsia destra, questa volta qualche metro più avanti. Cervello della squadra dislocato sulla fascia, l’intesa con il collega qui sotto promette bene. (Dall’85’ Bernardeschi s.v.).
McKennie 7,5 - Il gol nel derby, poi questo gioiello in sforbiciata al Camp Nou. Come dicono dalle sue parti, il ragazzo is on fire.
Arthur 7 - Stravince il confronto diretto con Pjanic. Prende qualche rischio di troppo, ma se la cava come uno scooter nel traffico di una metropoli. (Dal 71’ Bentancur 6,5 - Entra e capisce l’antifona, prova subito ad affondare).
Ramsey 6,5 - Molta intelligenza, come piace dire al Maestro, qualche pausa in una partita più che positiva. Da lui nasce l’azione del 2-0. (Dal 71’ Rabiot 6 - Come l’uruguaiano, entra bene in gara. Nella serata che, non per colpa sua, rischia di portarlo definitivamente indietro nelle gerarchie)
Morata 7 - Un giallo stupido, tante cose brillanti. Guardando il tabellino si direbbe che non è la sua serata, invece manda a spasso mezza difesa avversaria e dà un riferimento costante ai suoi compagni. Imprescindibile. (Dall’85’ Dybala s.v.).
Ronaldo 8 - Pronti via, esulta in casa dell’eterno rivale, su rigore. Offre il bis nel secondo tempo, sempre dal dischetto. La cosa migliore? Il recupero difensivo su Messi nel finale. Alla faccia della carta d’identità e del tempo che passa. Surclassa la sua nemesi: l’atto 36 della sfida tra i due è un monologo del portoghese. (Dal 90’+1 Chiesa s.v.).
Pirlo 7,5 - La gara perfetta. Manda in campo la squadra che forse ha sempre avuto in testa, se non negli uomini almeno nel modo di giocare. Vince nella serata più importante della sua breve carriera da allenatore, si gode il suo primo big match, si prende la rivincita sull’andata e forse anche sulle tante critiche. Una piccola lezione a Koeman: dalle crisi si può uscire.
BARCELLONA
Barcellona-Juventus 0-3
Marcatori: 13' rig. Ronaldo, 20' McKennie, 52' rig. Ronaldo
Ter Stegen 6 - Incolpevole su entrambe le reti bianconere nel primo tempo: sul penalty di Ronaldo battezza l'angolo alla sua sinistra, mentre la battuta di McKennie è troppo ravvicinata per sperare di opporvisi. Spiazzato da Ronaldo, ancora dal dischetto, nella ripresa.
Dest 5 - Alex Sandro mette subito le cose in chiaro, e a lungo andare si lascia inghiottire su quel lato. Accompagna poco e male le rade iniziative del Barça, e in fase difensiva patisce al pari di tutta la linea.
Araujo 4,5 - Il rigore che Stieler concede ai bianconeri è a dir poco generoso, ma in quell'occasione paga l'eccesso d'irruenza e di ingenuità. Avrebbe dovuto accompagnare il portoghese sul fondo. Sul raddoppio si perde McKennie in compartecipazione con Lenglet. (Dall'82' Mingueza s.v.).
Lenglet 4,5 - Il taglio sul primo palo di Ronaldo calamita lui e Araujo, aprendo una voragine per la sforbiciata di McKennie. CR7 si muove da killer d'area di rigore navigato, ma lui e l'uruguaiano cadono in trappola come due pivelli. Dal suo fallo di mano scaturisce il secondo penalty per i bianconeri. (Dal 55' Umtiti 5 - Errori in serie dopo l'ingresso).
Jordi Alba 5,5 - È tra i pochissimi ad alimentare la tenue fiammella che arde nel desolante primo tempo dei catalani. Cerca il dialogo con Messi, forse la sua unica certezza, e insieme all'argentino riesce quantomeno a sollecitare Buffon. Evapora dopo l'intervallo.
Pjanic 5,5 - Sfida il suo passato, di nuovo, ma fa ben poco per far rimpiangere ai bianconeri la sua cessione. Inondato dalla flemma che contraddistingue ogni transizione del Barça: lui si adegua, più che suonare la carica. Qualche sussulto d'orgoglio nella ripresa.
De Jong 5 - Poca verticalità, e un talento rinchiuso in cassaforte in una serata così mesta per il mondo blaugrana. È il manifesto di questo momento: cifra tecnica spaventosa, riposta chissà dove.
Trincao 5 - Sugli esterni Koeman opta per la linea verde, cercando freschezza e vivacità con lui e Pedri. Peccato che il portoghese sembri un agnellino intimorito al cospetto di Alex Sandro. Mai incisivo. (Dal 46' Braithwaite 5,5 - Ci prova, senza successo).
Messi 5,5 - Le vicende degli ultimi mesi l'hanno incupito: lo si evince non solo dalle prestazioni, ma anche dalla gestualità, dagli atteggiamenti nell'arco dei novanta minuti. Eppure, nel primo tempo, è lui a creare l'unico pericolo dalle parti di Buffon. Nel finale si ritrova a predicare nel deserto.
Pedri 5 - Più coinvolto rispetto a Pedri nella prima metà. Quando ne ha l'occasione viene dentro il campo e prova ad abbozzare qualche combinazione nello stretto per stanare la difesa bianconera. (Dal 66' Puig 6 - Ravviva un po' l'attacco).
Griezmann 5 - Spaesato e incomprensibilmente involuto rispetto al memorabile passato colchonero. Il feeling con Messi non è mai sbocciato, vaga senza meta e senza graffiare.
Ronald Koeman 4,5 - Troppo grave l'atteggiamento messo in campo dai suoi per esentarlo da qualsivoglia responsabilità. In estate ha preso in cura un paziente profondamente malato, che sin qui non ha dato alcun cenno di miglioramento.